Non essendo riuscita a eradicare l'Helicobacter pylori, una lettrice chiede se esista un'alternativa alla terapia antibiotica. La trasmissione interumana del batterio è rara
Ho 35 anni e ho affrontato un trattamento eradicante per eliminare l'Helicobacter Pylori, diagnosticato attraverso l'urea breath test. Purtroppo, rifacendo il test sono, risultata nuovamente positiva. La terapia antibiotica era stata molto dura per me e l'idea di doverla affrontare nuovamente mi scoraggia. Ignorare il pylori potrebbe essere un'opzione percorribile? Esistono alternative agli antibiotici? E poi: più fonti attribuiscono il contagio allo scambio di saliva che avviene attraverso il bacio. Se eliminassi il Pylori, ma poi avessi una vita amorosa affettiva, correrei il rischio di riprenderlo?
Giuseppina S. (Roma)
Risponde Gioacchino Leandro, direttore dell'unità operativa complessa di gastroenterologia dell'Irccs Saverio De Bellis di Castellana Grotte (Bari)
Dalla sua lettera emerge che, dopo la terapia antibiotica, lei non ha eradicato l’Helicobacter. In questi casi è necessario intraprendere una diversa terapia antibiotica, sempre allo scopo di eradicare questo germe che, anche se inizialmente è spesso asintomatico, può provocare gastrite e ulcere a livello dello stomaco o del duodeno (il primo tratto dell’intestino). A lungo termine, inoltre, l’infezione da Helicobacter pylori è associata a un aumento del rischio di sviluppare due tumori: il linfoma gastrico e il tumore dello stomaco.
Ecco perché, in ragione della sua giovane età che potrebbe portarla a essere a contatto con questo agente carcinogeno per molti anni, è necessario ripetere la terapia con altri antibiotici (terapie di secondo livello). Per il momento non esiste un'alternativa parimenti efficace alle cure antibiotiche. Si sottoponga dunque a un altro ciclo di terapia multi-antibiotica, secondo il consiglio del suo gastroenterologo, e poi verifichi con il breath-test l’avvenuta eradicazione. Se viene condotta in modo regolare, la terapia risulta risolutiva nel 90 per cento dei casi.
La sua vita intima non sarà causa di reinfezione. La trasmissione inter-umana dell’helicobacter non è frequente ed occorre solo in casi particolari. Non è possibile contagiarsi con stoviglie. Spesso il germe ha una diffusione familiare, ma soltanto perché i componenti dello stesso nucleo si infettano dalle stesse fonti: mangiano e bevono le stesse cose e, in caso di contaminazione di queste, si infettano.