Le attività sportive si distinguono in aerobiche e anaerobiche, a seconda del metabolismo che mobilitano. L'importanza di trovare un giusto equilibrio per raggiungere la «fitness»
Prima di cimentarsi in uno sport solo per diletto o per passione, è necessario comprendere bene le differenze tra le tipologie di attività fisica. Prima di tutto una piccola premessa su come lavorano i nostri muscoli. Essi producono energia tramite un meccanismo aerobico, ossia bruciano glucosio e grassi in presenza dell’ossigeno fornito dal sistema cardiovascolare. Quando l’ossigeno è insufficiente, per esempio durante uno sforzo eccessivo o prolungato, i muscoli possono continuare a produrre energia per un breve periodo tramite un meccanismo anaerobico, utilizzando solo il glucosio e producendo acido lattico come elemento di scarto.
Le attività sportive si distinguono pertanto in aerobiche e anaerobiche
a seconda del metabolismo muscolare che mobilitano. In quelle aerobiche il fisico è impegnato più a lungo e più lentamente. Questo consente ai muscoli di lavorare utilizzando sempre l’ossigeno per produrre energia: la corsa lenta, la camminata di buon passo, la bicicletta a velocità costante sono discipline aerobiche.
Le attività anaerobiche, invece, prevedono un tipo di sforzo molto più breve e intenso. Lo sportivo, durante queste attività, va in debito di ossigeno e deve produrre energia utilizzando solo il glucosio. Correre i cento metri è un ottimo esempio di attività anaerobica, come lo sono il salto in alto, il lancio del peso: breve, brevissimo e molto intenso.
Le più recenti linee guida e ricerche scientifiche sottolineano come entrambi i tipi di attività, quelle aerobiche (o di lunga durata e bassa intensità) e quelle anaerobica (ad esempio sollevamento pesi) siano necessarie in un programma di allenamento equilibrato. Le discipline sportive, infatti, devono aiutarci ad aumentare la resistenza, a migliorare la velocità, a esaltare la coordinazione muscolare e molto altro ancora. L’obiettivo finale è quello di raggiungere la «fitness», allenare il proprio fisico per essere in grado di svolgere attività sportiva in modo continuativo e prevenire così l’insorgenza di numerose malattie.
Attività aerobiche: corsa di mezzo fondo, fondo, campestre, maratona, ciclismo, nuoto, sci fondo, canottaggio. (dispendio energetico 6-18 Kcal/Kg/h)
Attività aerobiche/anaerobiche alternate: calcio, pallacanestro, pallavolo, judo, rugby, tennis, scherma, pattinaggio (dispendio energetico 5-15 Kcal/Kg/h)
Attività anaerobiche alattacide: corsa veloce, salti, lanci, sollevamento pesi (dispendio energetico 3 - 12 Kcal/Kg/h)