Trovare la terapia più adatta a noi per contrastare i sintomi della menopausa può richiedere pazienza, ma una soluzione esiste sempre. La parola all'esperto
Ho 46 anni e da circa un anno e mezzo sono entrata in pre menopausa, caratterizzata da vampate di calore e insonnia che mi provocavano molto disturbo. Il mese scorso ho chiesto aiuto al mio ginecologo che mi ha consigliato un farmaco contenente il principio attivo tibolone. Da quando lo utilizzo ho risolto il problema delle vampate, ma ho notato un’importante ritenzione idrica, sono diventata gonfia su gambe, braccia, vita. Cosa posso fare per migliorare la situazione? Non voglio rinunciare ad amarmi come donna entrata troppo presto nell'invecchiamento precoce.
W. (domanda pervenuta tramite il form L'esperto risponde)
Risponde il dottor Edgardo Somigliana, ginecologo presso la Clinica Mangiagalli – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Cara signora,
le terapie sviluppate per contrastare i disturbi della menopausa sono tante:
- le terapie ormonali sostitutive che hanno lo scopo di prolungare il periodo di vita con gli ormoni tipici del periodo fertile, offrendo una vasta gamma di benefici;
- le terapie ormonali alternative, come il tibolone (ormone sintetico che agisce come un sostituto degli estrogeni, progesterone e androgeni, in grado di prevenire l'osteoporosi) o il raloxifene (con benefici per il sistema cardiovascolare senza effetti collaterali per tessuto mammario e uterino);
- le terapie non ormonali, che aiutano a ridurre le vampate di calore, come gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) e della norepinefrina (SNRI), antidepressivi; il gabapentin, anticonvulsivante; la clonidina, usata per l’ipertensione;
- le terapie complementari e integrative, come i fitoestrogeni, ovvero estrogeni di origine vegetale ritrovati in alimenti come soia, semi di lino e trifoglio rosso; integratori di erbe, come la cimicifuga racemosa (Black Cohosh), integratore a base di erbe.
Come scegliere la più adatta? La terapia da lei iniziata è sicuramente un grande vantaggio. Sarebbe opportuno, infatti, non considerarla una terapia, ma piuttosto una risposta a una carenza, a cui fino a un secolo fa nessuno prestava molta attenzione, forse perché l'aspettativa di vita delle donne era molto più breve rispetto a oggi: solo poche donne raggiungevano la menopausa e, chi la raggiungeva, soffriva di questi disturbi solo per pochi anni.
Oggi i prodotti a disposizione sono molti. In medicina è sempre difficile prevedere come reagirà l’organismo. Per questo motivo, bisogna provare. Nel suo caso, quindi, il consiglio è di tornare dal suo medico curante per discutere altre opzioni terapeutiche. A volte ci vuole tempo e pazienza per trovare la terapia giusta, ma alla fine se ne trova sempre una!
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