Oggi sono 200 milioni nel mondo. Le fratture dovute alla fragilità ossea causano più degenze ospedaliere di diabete, infarto e tumori del seno
Entro una decina d’anni saranno quasi 34 milioni le donne europee colpite da osteoporosi. E’ la stima presentata dall’International Osteoporosis Foundation (Iof) in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia che più di altre mette a rischio qualità di vita delle donne dopo la menopausa.
La dieta che aiuta a prevenire l'osteoporosi
OSTEOPOROSI E MENOPAUSA
Fra le donne con più di 45 anni, ad esempio, sono più i giorni trascorsi in ospedale a causa di fratture (che rappresentano la conseguenza più drammatica della perdita di densità ossea dovuta all’osteoporosi), rispetto a altre malattie come diabete, infarto, tumore al seno. E l’esperienza riguarda una donna su tre dopo i 50.
La patologia, infatti, è favorita dal brusco calo di estrogeni che si verifica con la menopausa. Va da sè che con l’aumento dell’aspettativa di vita aumenterà la pressione sui sistemi sanitari, anche a causa dell’osteoporosi.
La stessa Iof stima che nel mondo oggi vivano circa 200 milioni di donne affette da osteoporosi. In Europa ci si attende che aumentino del 23% , da 27,5 milioni nel 2010 a 33,9 milioni nel 2025. Donne la cui fragilità si riflette pesantemente sulla società: sono loro, le over 50 che si prendono cura dei familiari anziani o disabili, dei bambini. Se cedono, si spezza un sostegno familaire decisivo.
OSTEOPOROSI E PREVENZIONE
Non c’è tempo da perdere, raccomanda Bess Dawson Hughes, fra gli autori dello studio e direttore del Laboratorio di Metabolismo osseo della Tufts University a Boston: «Prima si inizia a fare prevenzione e meglio è, quando una donna raggiunge la menopausa non può più permettersi di rimandare.
E’ un momento critico per prendere misure preventive contro la demineralizzazione ossea e l’indebolimento della muscolatura che possono portare a osteoporosi, cadute e fratture».
E’ fondamentale la diagnosi precoce di eventuali disequilibri nella composizione ossea. Un esame come la MOC (la mineralometria ossea computerizzata) serve a misurare la densità minerale ossea ed è consigliato dopo la menopausa. Anche in questo caso, però, una vecchiaia in gamba va costruita a 30-40 anni. La prevenzione primaria deve iniziare dalla giovane età, con attività fisica, dieta adeguata e niente fumo, raccomandano gli esperti.
Donatella Barus
Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.