Da presidio ostetrico-ginecologico, l'ospedale Macedonio Melloni diventa una struttura in grado di seguire le donne in tutte le fasi della vita
È nato a Milano il primo «ospedale della donna» italiano, interamente dedicato alle sue problematiche e malattie, non solo fisiche. Si tratta dell’ospedale Macedonio Melloni, fondato nel 1912 e dal 1971 trasformato in centro a indirizzo ostetrico-ginecologico, dove ogni anno nascono duemila bambini. Ora le sue specializzazioni si allargano alle quattro fasi della vita di una donna: sviluppo (11-18 anni), età fertile (19-50 anni), menopausa (45/50 – 65 anni), senescenza (dai 65 anni). Quattro anche le aree terapeutiche individuate per prendersi cura della donna a tutto tondo: ginecologia, senologia, cardiologia e neuropsichiatria.
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UN OSPEDALE IN «ROSA»
La nuova destinazione della Macedonio Melloni - a Milano questo ospedale viene declinato al femminile - si ispira alla medicina di genere che si va sempre più affermando, anche a livello di normative ministeriali, per scovare e applicare le diversità di risposta ai farmaci e, prima ancora, nella sperimentazione di solito portata avanti considerando quasi esclusivamente gli uomini. Anche i sintomi di molte malattie si presentano diversi tra i due sessi e possono fuorviare la diagnosi. La struttura è stata presentata dalla Regione Lombardia con l’assessore Giulio Gallera e dall’Asst Fatebenefratelli Sacco insieme con la Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. La sua presidente, Francesca Merzagora, dice: «Si tratta di un sogno che si avvera». E rivela che da anni la Fondazione aveva elaborato il progetto di un centro ospedaliero «in rosa». «Ma i tempi non erano ancora maturi».
DONNE E UOMINI HANNO BISOGNO
DI CURE DIFFERENTI?
UNA PRESA IN CARICO COMPLETA
Esistono tuttavia in Italia diversi dipartimenti dedicati specificamente alla donna in tanti grandi nosocomi, dove tutto ruota attorno alle fasi della vita al femminile. Dove sta la differenza con questo ospedale? O la diversa qualità? «Ci sono molti settori ottimi per la salute della donna in vari ospedali, tanto che noi di Onda ne abbiamo premiati ben 306 con il nostro bollino rosa, un indicatore di qualità che abbiamo istituito dal 2007 - aggiunge Merzagora -. Ma in questi centri si segue più un percorso diagnostico-terapeutico. Qui alla Macedonio Melloni, invece, la donna si trova al centro di una attenzione multidisciplinare, è tutto l’impianto organizzativo diverso, c’è perfino la medicina del lavoro. Altrove non si trova questa fitta interconnessione di età e di indirizzi che permette alla donna di trovare tutti i medici e di fare tutti gli esami di cui potrebbe aver bisogno nello stesso luogo».
Serena Zoli
Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.