Altre News
Vera Martinella
pubblicato il 28-01-2019

Controlli gratis perché il diabete non rubi la vista



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

Per tutto il mese di febbraio, trenta centri oculistici italiani saranno a disposizione per visite e diagnosi gratuite mirate a scoprire la maculopatia e la retinopatia, gravi complicanze del diabete che possono condurre alla cecità

Controlli gratis perché il diabete non rubi la vista

Sono circa 3,2 milioni gli italiani che soffrono di diabete e circa un terzo di loro ha anche complicanze oculari, a cominciare dalla maculopatia e dalla retinopatia diabetica: prima causa di gravi deficit visivi e cecità nei Paesi industrializzati. «Contro queste patologie esistono terapie efficaci, ma se non vengono adeguatamente trattate possono portare a gravi conseguenze - afferma Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (CAMO) -. Pochi connazionali sanno riconoscere i sintomi, per questo dal 4 al 28 febbraio, assieme all'ospedale San Raffaele di Milano, promuoveremo il mese della prevenzione, con visite gratuite in oltre 30 centri in tutta Italia, pubblici e privati». Tutte le informazioni sul sito www.maculopatie.com.

COME PROTEGGERE GLI OCCHI
DURANTE L'INVERNO? 

UN DIABETICO SU DUE NON SA DI ESSERLO

«Questa iniziativa si prefigge l’obiettivo di individuare i casi sommersi che spesso arrivando troppo tardi all’osservazione e alla diagnosi dello specialista, diventano molto più difficili e onerosi da curare - sottolinea Massimo Porta, diabetologo e direttore della scuola di specializzazione in medicina interna all’Università di Torino -. Le più recenti statistiche sul diabete sono talmente allarmanti che l’Organizzazione mondiale della sanità ha parlato di pandemia. Nel mondo i diabetici sono 443 milioni e si stima che saliranno a 700 milioni nel 2025. In Italia, secondo l’Istat, il diabete colpisce il 5,5 per cento della popolazione, circa 3,2 milioni di persone in tutto. Ma quasi la metà dei connazionali neppure sa di soffrirne e lo scopre solo quando fa esami per altri motivi, oppure quando la situazione è già avanzata e dà sintomi chiari. In questo modo anche le conseguenze per la vista possono essere più gravi».

 

UN TERZO DEI DIABETICI SOFFRE DI RETINOPATIA

Nel nostro Paese i casi di diabete sono quasi raddoppiati in trent'anni, con un’accelerazione dovuta in parte all’invecchiamento della popolazione, ma anche alla diffusione di condizioni a rischio come sovrappeso, obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà. Le statistiche indicano anche che la retinopatia diabetica si riscontra in circa un terzo dei pazienti diabetici e nel due per cento dei soggetti è presente una forma grave di questa complicanza. Per questo è fondamentale che le persone siano informate sui danni del diabete, per fare prevenzione. E per non trascurare eventuali campanelli d’allarme: «Qualsiasi disturbo o calo della vista, dalla comparsa di macchie scure e aloni nel campo visivo a una visione distorta e offuscata, alla difficoltà di percepire bene i colori. In genere, una qualsiasi alterazione della vista dovrebbe essere considerata un’avvisaglia per sottoporsi a un controllo oculistico approfondito», ricorda Buratto.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER ESAMI RAPIDI E ACCURATI

«Fare esami di screening per il diabete oltre che utile a salvare la vista delle persone è pure economicamente molto conveniente perché permette di risparmiare le spese future per le terapie (anche costose) di retino e maculopatia, senza costare che gli esami da fare non sono dispendiosi – aggiunge Francesco Bandello, direttore della clinica oculistica dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano -. Si deve analizzare il fondo oculare con un oftalmoscopio, per il quale è necessaria l’esperienza dello specialista che esegue la visita. Oppure si può ricorrere a un nuovo strumento che noi utilizzeremo nel mese della prevenzione. Gli screening, infatti, saranno effettuati da equipe medico-infermieristiche dotate di attrezzature all’avanguardia tra cui EyeArt, un software che utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare le immagini dell'occhio prese con una telecamera retinica». In pratica un macchinario che fotografa l’occhio e, attraverso la fibra ottica, spedisce le informazioni a un server internazionale che raccoglie milioni di dati-fotografie da tutto il mondo ed elabora la risposta in tempi molto brevi.

UNA VISITA ALL’ANNO PER CHI E’ DIABETICO

In che modo il diabete danneggiano gli occhi? «La glicemia alta, tipica di questa malattia, porta a un progressivo danno della microcircolazione dei piccoli vasi sanguigni che nutrono la retina - conclude Porta -. Questo provoca la fuoriuscita di sangue o la chiusura dei vasi, non permettendo quindi più al sangue di passare. E gli sbalzi glicemici non possono che peggiorare la situazione. Per questo, anche in assenza di sintomi, chi è diabetico si deve sottoporre almeno una volta l’anno a visite oculistiche che prevedono l’esame del fondo oculare e la tomografia a coerenza ottica, un esame rapido, molto accurato e non invasivo».

 

Vera Martinella
Vera Martinella

Laureata in Storia, dopo un master in comunicazione, inizia a lavorare come giornalista, online ancor prima che su carta. Dal 2003 cura Sportello Cancro, sezione dedicata all'oncologia sul sito del Corriere della Sera, nata quello stesso anno in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi.


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina