Video: riconoscere e curare la maculopatia degenerativa
Come si riconosce e come si cura la maculopatia degenerativa? Risponde Paolo Nucci, direttore clinica oculistica universitaria - ospedale San Giuseppe, Milano
La maculopatia degenerativa è in crescita. I numeri sono straordinariamente alti per la nostra nazione e per tutti i paesi occidentali.
Quale sia la causa francamente è difficile comprenderlo, sicuramente l’invecchiamento della popolazione, perché la cataratta, la maculopatia, incide negli anziani molto di più che nei soggetti sotto i 60 anni.
I campanelli di allarme sono importantissimi: il primo, più tipico e particolare è la distorsione delle immagini, cioè quando noi vediamo per esempio un quaderno a quadretti, vediamo le linee distorte oppure addirittura che scompaiono. Questo è un segno di allarme, per questa ragione il paziente deve subito rivolgersi allo specialista.
Un secondo segno è la riduzione della capacità visiva e dato che purtroppo questa è una malattia che non è sempre simmetrica, il paziente può non accorgersene nelle fasi iniziali perché continua a lavorare con l’occhio buono quindi a volte è un riscontro occasionale.
Come si cura? È una malattia che oggi si cura abbastanza bene con l’utilizzo di farmaci, con delle iniezioni intravitreali di farmaci antiangiogeneci. Deve essere curata perché altrimenti i vasi che crescono in maniera anomala all’interno di quest’area, che è la macula, la zona della visione più importante che noi abbiamo nel nostro occhio, sulla nostra retina, se non viene curata per tempo questi vasi proliferano e quindi la riduzione della capacità visiva via via cresce.