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Alimentazione
Redazione
pubblicato il 22-04-2021

Pomodoro: un concentrato di nutrienti alleati per la salute



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Il pomodoro è uno degli ortaggi più «pregiati». La cottura e i trattamenti in cucina possono però fare la differenza: ecco come

Pomodoro: un concentrato di nutrienti alleati per la salute

Il pomodoro ha un notevole valore nutrizionale. Possiede un’importante ricchezza di vitamine e minerali, in particolare vitamina C, folatipotassio, in più contiene acido ascorbico e carotenoidi.


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I PREZIOSI NUTRIENTI CONTENUTI NEL POMODORO

I carotenoidi sono un gruppo di sostanze fitochimiche responsabili alcuni colori tipici degli alimenti vegetali (giallo, arancio e rosso). Svolgono un ruolo importante nella prevenzione delle malattie umane e nel mantenimento di una buona salute generale. Oltre ad essere potenti antiossidanti, alcuni carotenoidi (beta carotene) contribuiscono anche alla formazione della vitamina A. I carotenoidi sono tra le molecole più studiate per il loro ruolo potenziale sulla salute umana. Il pomodoro contiene in particolare il carotenoide licopene che conferisce al frutto maturo la caratteristica colorazione rossa ed ha una spiccata azione antiossidante. Altre sostanze contenute nel pomodoro maturo hanno proprietà antiossidanti: i polifenoli, composti prodotti dal metabolismo secondario delle piante, la cui concentrazione sembra diminuire con il procedere della maturazione e risulta maggiore nei pomodori coltivati in pieno campo rispetto a quelli coltivati in serra; i flavanoni, la naringenina e, tra gli acidi fenolici, l’acido clorogenico. Nel pomodoro sono presenti altre molecole come la solanina, un alcaloide con un’azione moderatamente tossica, presente nel pomodoro acerbo e in particolare nella buccia che a mano a mano scompare con la maturazione ed è poco resistente al calore. La tomatina o licopersicina, alcaloide scarsamente tossico per l’uomo, è prodotto dalle infezioni fungine e dal danneggiamento meccanico del frutto e si perde con la maturazione mentre permane nelle foglie e nei semi.

IL POMODORO: LE PROPRIETÀ
DELL'ORO ROSSO

MA IL LORO CONTENUTO NON È SEMPRE UGUALE

La composizione in macro e micronutrienti del pomodoro, come per tutti i prodotti ortofrutticoli, è fortemente influenzata da fattori come il tipo di cultivar (ovvero la varietà coltivata), le pratiche agronomiche, l’esposizione alla luce solare, le caratteristiche del terreno, la trasformazione tecnologica ed il metodo di cottura a cui eventualmente sottoponiamo il prodotto. Per esempio, la vitamina C e il betacarotene continuano ad accumularsi nei pomodori che proseguono la fase di maturazione anche dopo raccolta, ma l’accumulo di betacarotene è comunque inferiore rispetto ai pomodori che maturano sulla pianta. La concentrazione del licopene aumenta man mano che il frutto matura. Tuttavia i pomodori coltivati in serra presentano concentrazioni di licopene più basse rispetto a quelli coltivati nei campi. È stato anche evidenziato che nei pomodori raccolti a giugno, dicembre e marzo si hanno le più alte concentrazioni di carotenoidi mentre nei mesi più caldi la concentrazione di queste molecole è inferiore.


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COME CAMBIANO I NUTRIENTI CON LA COTTURA E LA CONSERVAZIONE?

I metodi di cottura e di conservazione possono incidere sul contenuto e sulla disponibilità delle sostanze contenute nel pomodoro. Nel caso della vitamina C, le perdite dovute alla cottura possono essere di considerevole entità (circa il 60 per cento in caso di cottura in acqua). Al contrario, il licopene si può ossidare se il pomodoro viene lavorato a crudo a lungo con strumenti metallici, mentre la cottura lo rende più disponibile. I carotenoidi sono infatti legati alle proteine nelle cellule vegetali e la cottura dell’alimento facilita la rottura dei legami. Studi condotti su un gruppo di soggetti adulti sani hanno messo in luce che il licopene ingerito con il pomodoro è più biodisponibile se proviene dal pomodoro trattato tecnologicamente (concentrato di pomodoro) anziché dal pomodoro fresco. Inoltre, i carotenoidi, essendo delle molecole liposolubili, possono essere assorbiti dall’organismo umano mediante la stessa via di assorbimento seguita dai grassi, per cui l’olio extravergine di oliva, elemento importante della dieta mediterranea, ne favorisce l’assorbimento.

IL RUOLO DEL POMODORO NELLA PREVENZIONE ONCOLOGICA

Secondo alcuni studi, i carotenoidi non hanno solo funzione antiossidante, ma contribuirebbero a potenziare il sistema immunitario e agirebbero anche come antitumorale. La correlazione inversa più documenta tra consumo di pomodoro e tumori è quella con il tumore della prostata, un tessuto in cui il licopene si concentra in modo parti colare. Uno studio in cui sono stati seguiti circa 50.000 soggetti per 12 anni ha dimostrato un effetto protettivo sul cancro alla prostata per chi consumava almeno una porzione di passata di pomodoro per settimana. Più recentemente, un simile effetto protettivo del pomodoro è stato riportato anche per quanto riguarda il tumore dell’ovaio. Questi dati ci indicano che è assolutamente auspicabile un aumento del consumo di pomodoro in tutte le sue forme, un consiglio che si sposa perfettamente con i dettami della dieta mediterranea.

 



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