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Pediatria
Fabio Di Todaro
pubblicato il 30-12-2019

Vacanze di fine anno: attenzione agli occhi dei bambini



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In compagnia e in case diverse dalla loro, i bambini sono esposti a più rischi per i loro occhi. A Capodanno meglio tenerli lontani dai fuochi d'artificio

Vacanze di fine anno: attenzione agli occhi dei bambini

Nel corso delle vacanze di Natale, i bambini trascorrono molto più tempo a casa. L'occasione è propizia per cementare il rapporto con i propri genitori, con i cugini e con qualche amico. Tra le mura domestiche, però, può nascondersi anche qualche insidia. Alcune di queste puntano agli occhi: traumi e corpi estranei possono minacciare la vista dei bambini con maggiore frequenza, in questo periodo. «È la loro curiosità, soprattutto se manca il controllo dei genitori, che rischia di fare qualche brutto scherzo», afferma Henry Spiller, direttore del centro antiveleni del Nationwide Children's Hospital di Columbus e coautore di uno studio apparso sulle colonne della rivista scientifica Eye.


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IN CASA ATTENZIONE A DOVE SI PONGONO I DETERSIVI

Nel lavoro, i ricercatori hanno esaminato il numero di incidenti oculari registrati negli Stati Uniti, tra il 2000 e il 2016. Nel caso specifico, si è puntato a tenere traccia dei casi determinati dall'esposizione a prodotti per la pulizia della casa. Nonostante le oltre 319mila segnalazioni, il trend è risultato in calo: quasi del 30 per cento. Un dato comunque considerevole, con dei picchi registrati sovente nel periodo delle vacanze invernali. Gli infortuni più frequenti sono stati causati dal contatto con la candeggina, con i detersivi per i pavimenti, con i disinfettanti e i detergenti per i vetri. A maggior ragione, secondo gli esperti, in questo periodo, che molte famiglie trascorrono in compagnia dei nonni, in abitazioni non sempre a misura dei più piccoli. «Il più alto tasso di esposizione a questi incidenti lo abbiamo riscontrato nei bambini di 2 anni - aggiunge Spiller -. Un dato che si può spiegare con la crescente mobilità e la curiosità che li porta a essere attratti da stimoli sconosciuti e, al tempo stesso, intriganti». A ciò occorre aggiungere l'incapacità di riconoscere i potenziali pericoli. Tra cui, per l'appunto, i prodotti per l'igiene della casa: profumati e contenuti in confezioni colorate, che i bambini possono far esplodere. Da qui il rischio di contatto con gli occhi, oltre che di ingestione.

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TRAUMI OCULARI: LE CAUSE PIU' FREQUENTI

Dati dettagliati come quelli statunitensi, in Italia non ci sono. Il trend è però calante, al pari di quanto registrato al di là dell'Atlantico. Nell'esperienza clinica, i traumi oculari pediatrici sono più frequenti durante l'estate. Ciò non toglie che, in vacanza, i rischi possano crescere indipendentemente dalle stagioni. E non scaturire soltanto dai prodotti per l'igiene domestica. «I traumi più frequenti derivano dall'ingresso negli occhi di frammenti di vetro e di tappi, oltre che dai graffi degli animali domestici e dalle ustioni da scoppio - spiega Luca Buzzonetti, direttore dell'unità operativa complessa di oculistica dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma -. Inoltre, quando i bambini più piccoli sono insieme a quelli più grandi, il rischio è rappresentato anche dal lancio di oggetti». Contesto tutt'altro che raro in queste settimane, che molte famiglie sfruttano per ritrovarsi. «Incidenti di questo tipo sono più frequenti quando i bambini sono stanchi o sovraeccitati. E possono accadere con maggiore probabilità in un contesto diverso dalla dimora abituale, nel quale la curiosità può giocare brutti scherzi».


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INDICAZIONI IN VISTA DEL CAPODANNO

La prevenzione parte dalla conservazione in luoghi sicuri - in alto e fuori dallo sguardo dei più piccoli - delle sostanze e degli oggetti potenzialmente pericolosi. E, naturalmente, da un'adeguata distanza dai fuochi d'artificio: responsabili del 15 per cento di tutti gli incidenti a carico degli occhi. «Se si trascorre il Capodanno all'aperto, i bambini devono stare lontani dal luogo in cui si fanno scoppiare i botti - prosegue Buzzonetti -. Chi trascorrerà la serata del 31 in appartamento, invece, è bene che non li faccia uscire sul balcone». Per vedere lo spettacolo dei fuochi, in questo caso, ci sarà posto dietro le finestre. Senza la «ricompensa» delle stelle filanti, a torto considerate sicure anche per i più piccoli.

COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE?

Nel caso in cui un incidente fosse provocato dal contatto con una sostanza, gli esperti consigliano di custodire a portata di mano i riferimenti del centro antiveleni più vicino (qui l'elenco delle strutture italiane). Il contatto, se necessario, deve essere immediato. Cosa fare se nell'occhio di un bambino dovesse finire un detergente per la casa? «Lavarlo con acqua corrente è sempre indicato - prosegue Buzzonetti -. Per farne affluire in maggiore quantità, si possono mantenere le palpebre ben aperte con le mani. O fare ricorso a una siringa senza l'ago per iniettare l'acqua con più precisione». Dopo, in ogni caso, il ricorso al pronto soccorso è necessario (la terapia è quasi sempre farmacologica). Immediato, invece, deve essere se nell'occhio entrasse un corpo estraneo. In simili situazioni, qualsiasi manovra domestica rischia di creare più danni che benefici. «Rimuovendo l'oggetto con le mani o con una pinzetta, si rischia di aggravare la situazione», conclude l'esperto. 

  

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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