L'attività fisica (almeno un'ora al giorno) concorre allo sviluppo psicofisico dei bambini. La scelta, in base all'età, deve essere sempre condivisa con un figlio
Ormai non ci sono più dubbi: l’attività sportiva è fondamentale per lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda per bambini e adolescenti 60 minuti al giorno di attività di intensità da moderata a vigorosa, se possibile alternando l’attività aerobica con quella di rinforzo muscolare e delle ossa.
L’obiettivo raccomandato è quello di percorrere almeno 7.000 passi al giorno, equivalenti a circa cinque chilometri. Il tempo passato davanti a tv, computer e smartphone è invece da limitare il più possibile: un’ora al giorno è più che sufficiente. Se svolto fin dalla tenera età, lo sport diventerà un’attività abituale anche da adulti, un modo divertente e facile per proteggere la salute.
Ma come avviare i bambini allo sport? E quale scegliere? Innanzitutto per invogliare i piccoli a fare attività sportiva, è necessario che l’esercizio fisico sia vissuto come un’attività conviviale e non come un obbligo. Passeggiate a piedi, gite in bicicletta, escursioni in montagna, corse e salti al parco, una nuotata in piscina o al mare sono tutte attività fisiche piacevoli e momenti di condivisione familiare o con i compagni.
Vediamo quindi come scegliere lo sport giusto per i vostri bambini. Almeno all’inizio è normale che siano i genitori a compiere la scelta ed è importante che tengano conto dell’età, dei gusti e delle caratteristiche fisiche dei figli. Avviare un bambino a sport non adatti alla sua età o alle sue caratteristiche può essere frustrante, se non addirittura dannoso. Quel bambino, da adulto, potrebbe rifiutare l’attività sportiva o comunque avere più difficoltà e resistenza psicologica a inserire lo sport nella sua routine quotidiana.
Di seguito le indicazioni di massima da seguire relative all’età cui è corretto iniziare a praticare determinati sport.
- 3 anni: nuoto
- 5 anni: arti marziali, ginnastica
- 6 anni: sci, minibasket, pattinaggio, vela
- 7 anni: pallavolo, ciclismo, tennis, scherma
- 8 anni: calcio
Come vediamo, per i bambini molto piccoli è importante migliorare la capacità di equilibrio e movimento, pertanto vanno privilegiate le attività motorie spontanee come la corsa, il nuoto, la bicicletta, il gioco libero. Dai 5-6 anni, si possono inserire attività motorie più complesse che devono comunque essere proposte come attività di gioco e devono favorire uno sviluppo simmetrico del corpo. Gli sport di contatto andrebbero inseriti solo a partire dagli 8 anni e tenendo conto delle preferenze del bambino. Ci sono, infatti, molti bambini che preferiscono gli sport individuali a quelli di gruppo.
Entrambe le tipologie portano benefici per la salute e quindi possono essere scelti a piacere assecondando le preferenze e le inclinazioni del proprio figlio. La scelta deve essere sempre condivisa. Infine è importante ricordare che gli apparati muscolare e scheletrico dei bambini non sono ancora maturi e quindi sono più vulnerabili. Per evitare danni e traumi è importante fare attenzione, dosare gli sforzi richiesti al bambino e insegnarli a riconoscere e non superare i suoi limiti fisici. Motivo per cui il consiglio è sempre quello di appoggiarsi a strutture serie e insegnanti qualificati.