Sultana Razon Veronesi, pediatra, e una lezione dal passato: 40 anni fa una bimba entrava in ospedale con i sintomi della difterite
Sono una pediatra dal 1960. Ho fatto 44 anni di ospedale, in reparto e in pronto soccorso. Ho aperto con una collega il reparto di pediatria, prima inesistente, del Fatebenefratelli di Milano e del nuovo Ospedale San Carlo progettato da Giò Ponti in zona Baggio.
Una mattina degli anni ’80 sono stata chiamata per consulenza al reparto di rianimazione del San Carlo, al decimo piano. Era stata ricoverata una bambina di 4 anni, gravissima con febbre molto alta, aveva dovuto essere rianimata e intubata. Era una bella bimba con un viso incorniciato da riccioli biondi. Aveva pacchetti di ghiandole intorno al collo e un essudato biancastro sulle tonsille, debordante al faringe. Stava troppo male per essere una semplice tonsillite o una mononucleosi. L’esame del sangue denotava una grave infezione con una alterazione leucemoide dei globuli bianchi. Tutte le terapie e gli antibiotici non davano alcun beneficio.
Una ipotesi che avevo emesso era la difterite, ma i genitori mi avevano assicurato che aveva fatto le vaccinazioni obbligatorie, tra cui l’antidifterica. La bambina morì in quarta giornata dal ricovero. Il giorno dopo giunse l’esito dell’esame microscopico. Era proprio difterite. Furono eseguite indagini e si scoprì che il certificato di avvenuta vaccinazione era fasullo, compilato solo per avere accesso all’asilo. I genitori si erano opposti alla vaccinazione. L’unica terapia valida sarebbe stato il vaccino antidifterico, ammesso di poterlo trovare.
È un insegnamento che le infezioni gravi sono sempre in agguato, basta abbassare la guardia per favorire le epidemie.
Sultana Razon Veronesi è nata a Milano nel 1932. Medico pediatra, ha esercitato la professione per quarant'anni a Milano presso gli ospedali Fatebenefratelli e San Carlo. Dalla lunga unione con Umberto Veronesi ha avuto sei figli.