Monitorare in tempo reale l'efficacia di potenziali cure per il cancro grazie ad un cerotto hi-tech. Cos' si potrà accelerare la ricerca di nuove terapie antitumorali
FAST, è questo il nome del "cerotto hi-tech" sviluppato dai ricercatori della Stanford University. Grazie ad esso sarà possibile monitorare in tempo reale l'effetto delle terapie anticancro in modello animale. In questo modo sarà più semplice e veloce il processo di ricerca di nuove cure. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Science Advance.
CANCRO E SPERIMENTAZIONE ANIMALE
Una delle modalità più diffuse per comprendere se una determinata molecola ha effetti antitumorali è la valutazione della sua capacità di agire sulla malattia in modello animale. Si tratta di un passaggio indispensabile prima della sperimentazione clinica nell'uomo. La tecnica più diffusa consiste nel far crescere il tumore sottocute valutando se il potenziale farmaco è in grado di ridurne le dimensioni. Misurare questo processo è dunque fondamentale per valutare l'efficacia della cura. Tra le migliaia di molecole sperimentate ogni anno, la valutazione della crescita tumorale rappresenta uno dei colli di bottiglia più importanti.
MISURARE LE DIMENSIONI DEL TUMORE
«In alcuni casi -spiega Alex Abramson, uno degli autori dello studio- la misurazione viene fatta a mano con l'ausilio di un calibro. L'utilizzo di pinze metalliche per misurare i tessuti molli non è però l'ideale. Non solo, gli approcci radiologici forniscono una fotografia e non un monitoraggio in tempo reale». Per questa ragionegli scienziati statunitensi hanno messo a punto un sistema in grado di effettuare un monitoraggio accurato grazie ad un cerotto flessibile.
I VANTAGGI DEL CEROTTO HI-TECH
Sperimentato con successo, la tecnologia FAST si è dimostrata utile per diverse ragioni. In primo luogo il vantaggio principale è la possibilità di monitorare in continuo il tumore. FAST, fisicamente connesso con il software di gestione, invia dati per tutta la durata dell'esperimento. In secondo luogo, in virtù della flessibilità del cerotto, grazie a FAST il tumore può essere monitorato in tre-dimensioni misurando i cambiamenti che con altre tecnologie non possono essere rilevati. Il terzo vantaggio è rappresentato dal costo contenuto, circa 60 dollari per monitoraggio. Vantaggi non indifferenti che potrebbero portare ad un'accelerazione delle sperimentazioni e accorciare dunque le tempistiche per la ricerca di nuove terapie anticancro.
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Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.