Il microbioma, influenzato dall'assunzione degli antibiotici, può alterare la risposta immunitaria contro il tumore. Uno dei meccanismi è stato presentato al congresso dell'American Society of Bone and Mineral Research
Più passa il tempo e maggiori sono le evidenze sullo stretto legame tra sistema immunitario e microbioma, l'insieme di micorganismi che popolano l'intestino. Diverse ricerche hanno dimostrato che l'utilizzo degli antibiotici, capaci di agire alterando la flora batterica, può influenzare negativamente le terapie anticancro a base di immunoterapia. Ora, uno studio presentato al congresso dell'American Society of Bone and Mineral Research (ASBMR), ha aggiunto un tassello in più nella comprensione di questo meccanismo. Effettuato in modello animale, lo studio ha scoperto che nei topi con melanoma metastatico l'utilizzo di antibiotici ad ampio spettro promuove la crescita delle metastasi osse. Crescita influenzata dall'alterazione del microbioma.
QUEL LEGAME TRA MICROBIOMA E SISTEMA IMMUNITARIO
L'immunoterapia ha rivoluzionato la cura di molte forme tumorali. Purtroppo però, ad oggi, non tutte le persone rispondono efficacemente a questa strategia. Per questa ragione da tempo la ricerca si sta dirigendo verso l'individuazione di quei fattori che possono influenzare la risposta. Uno di questi è il microbioma. A dimostrazione dell'importanza della composizione della flora batterica intestinale nel prevedere l'efficacia dei trattamenti immunoterapici vi sono diversi studi clinici. Lo scorso mese di febbraio, ad esempio, un importante studio pubblicato su Nature Medicine riguardante il tumore del polmone, ha mostrato che la presenza del microrganismo Akkermansia muciniphila (Akk) è legato a una buona riuscita delle terapie. Per contro, la presenza di altri microrganismi correla con una peggior prognosi.
CONTROLLARE LA MALATTIA
Diversi studi hanno inoltre dimostrato che i pazienti con tumori solidi trattati con immunoterapia e che erano in terapia antibiotica rispondono molto meno efficacemente alle cure rispetto a quelli che non assumono antibiotici. Dato per scontato il concetto che il microbioma può influenzare le terapie, lo studio presentato al congresso ha indagato il meccanismo molecolare con cui gli antibiotici ad ampio spettro possono influenzare la crescita tumorale attraverso il contributo dei microrganismi intestinali. Nell'analisi i ricercatori hanno scoperto che un microbioma in salute promuove la migrazione di particolari cellule del sistema immunitario -le Natural-killer (NK) e i linfociti T-helper 1- verso il tumore. Un processo che permette al sistema immunitario di tenere sotto controllo la crescita tumorale.
IL RUOLO DEGLI ANTIBIOTICI
Quando però sono stati utilizzati antibiotici ad ampio spettro, ciò ha causato un'alterazione nella composizione del microbioma che ha portato, di riflesso, ad una ridotta presenza delle cellule NK e delle cellule T-helper. Ciò si è tradotto in una minor migrazione verso le metastasi osee e dunque un minor controllo della malattia. Un risultato importante che indica ancora una volta la necessità di valutare con attenzione l'utilizzo degli antibiotici, specialmente durante le terapie anticancro.
Sostieni la ricerca, sostieni la vita. Dona ora per la ricerca contro i tumori della pelle
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.