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Oncologia
Redazione
pubblicato il 23-10-2024

Chemioterapia e singhiozzo persistente: che fare?



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Fra le cause di singhiozzo persistente ci sono anche alcuni farmaci usati in chemioterapia. Ecco quali sono e come trattare il problema

Chemioterapia e singhiozzo persistente: che fare?

Sarebbe possibile trattare il tema del singhiozzo persistente come effetto collaterale della chemioterapia in caso di tumori dell'apparato digerente? Grazie

C. B (domanda pervenuta via form L'esperto risponde)


Risponde la dottoressa Margaret Ottaviano - U.O.C. di Melanoma, Immunoterapia e Terapie Innovative, INT IRCCS Fondazione G. Pascale, Napoli

Il singhiozzo è una rapida e involontaria inspirazione che avviene a causa di uno spasmo del diaframma, il muscolo che aiuta la respirazione. Questo porta alla chiusura della glottide, producendo il tipico suono acuto del singhiozzo.

Il singhiozzo può essere:

  • Acuto: dura pochi minuti o ore.
  • Persistente: dura più di 48 ore.
  • Intrattabile: dura più di un mese.

Ma quali sono le cause del singhiozzo? Possono essere diverse. La maggior parte deriva da problemi digestivi e coinvolge il nervo vago e il nervo frenico, entrambi importanti per la respirazione. Altre cause possono essere legate al cervello o a squilibri nei livelli di alcuni minerali nel sangue, come potassio e calcio. Anche un’eccessiva eliminazione di anidride carbonica o l’accumulo di sostanze tossiche nel sangue possono causarlo.

Nei pazienti oncologici, il singhiozzo può essere causato da diversi fattori, tra cui i farmaci utilizzati nel trattamento dei tumori. Alcuni farmaci chemioterapici, come cisplatino, carboplatino e altri, possono provocare singhiozzo. Anche i farmaci di supporto, come gli antidolorifici e gli anti-nausea, possono essere coinvolti, con un’incidenza del 4,6%.

Come si tratta il singhiozzo? Se il singhiozzo è causato da farmaci o da danni al sistema nervoso centrale (come metastasi al cervello), ecco i trattamenti consigliati: Baclofene (5–20 mg, 3 volte al giorno). Se non funziona, si può provare il Gabapentin (300–1200 mg al giorno). Se anche questo non funziona, si può utilizzare la Clorpromazina (10–25 mg per bocca o in vena). Se fallisce, si può provare l’Aloperidolo (1,5–3 mg la sera). In alcuni casi si può cambiare il tipo di steroidi o usare il Midazolam.

Ci sono rimedi alternativi ai farmaci? In Cina, l'agopuntura viene usata da molto tempo per il singhiozzo. Tuttavia, non ci sono molti studi che dimostrano la sua efficacia nei pazienti oncologici. Finora, non ci sono prove che l'agopuntura sia migliore delle terapie farmacologiche.

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