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Neuroscienze
Donatella Barus
pubblicato il 12-09-2011

Muoviti, così tieni lontano l'ictus silente



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Una regolare attività fisica riduce il rischio di quegli eventi cerebrovascolari che a 70 anni possono fare danni, ma passano spesso inosservati

Muoviti, così tieni lontano l'ictus silente

Una regolare attività fisica riduce il rischio di quegli eventi cerebrovascolari che a 70 anni possono fare danni, ma passano spesso inosservati

Agli adulti con i capelli bianchi muoversi tutti i giorni fa bene al cervello. L’esercizio fisico regolare, infatti, riduce le probabilità di incorrere in uno di quegli accidenti cerebrovascolari che gli esperti chiamano “ictus silenti”, eventi che possono causare danni riducendo l’afflusso di sangue al cervello, ma, a differenza degli ictus veri e propri, possono passare inosservati magari per molto tempo.

LA RICERCA – Le novità arrivano da uno studio americano apparso sulla rivista Neurology e condotto dagli esperti della Columbia University e della University of Miami. Il tutto è cominciato diversi anni fa, nel 1993, con il coinvolgimento di circa 3.300 persone sui 55 anni che vennero intervistate sulle loro abitudini, comprese le attività fisiche, da quelle più leggere come camminare o giocare a golf a quelle più intense come correre, andare in bicicletta o nuotare. A distanza di anni questi stessi individui, ormai settantenni, sono stati sottoposti a risonanza magnetica in cerca di segni di “ictus silenti” ed è risultato evidente, riportano i ricercatori, che i più sportivi avevano il 40% in meno delle possibilità di avere questo tipo di danno vascolare. Gli ictus silenti, secondo l’American Academy of Neurology, possono provocare sintomi come un indebolimento della memoria e problemi di movimento oltre ad aumentare il rischio di futuri eventi cerebrovascolari.

L’IMPORTANTE E’ MUOVERSI - Da quanto appurato, i benefici maggiori si hanno con un esercizio regolare e intenso. Ma questo non deve scoraggiare chi non si sente atleta, tengono a precisare gli autori: tenersi in attività comporta molteplici benefici contro l’invecchiamento (riduce ipertensione, eccesso di colesterolo nel sangue, diabete, malattie cardiache e ictus), inoltre diversi studi hanno dimostrato i vantaggi del moto per il mantenimento delle capacità cognitive. Vale quindi senz’altro la pena praticare esercizio fisico, anche a bassa intensità.


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