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Neuroscienze
Serena Zoli
pubblicato il 01-10-2024

Gli antidepressivi aumentano il rischio di cadute?



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Studio Usa su persone anziane con depressione: rischio di cadute ridotto in chi è curato con antidepressivi

Gli antidepressivi aumentano il rischio di cadute?

Gli antidepressivi non solo tengono su l’umore, ma sostengono pure l’equilibrio salvando da cadute più o meno rovinose. Specialmente i pazienti anziani, dalle gambe facilmente instabili. Uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open indica anche il livello di efficacia dei diversi farmaci. L’indagine è stata condotta da Grace Hsin-Min Wang, farmacologa dell’Università della Florida, a Gainesville (Usa), esaminando le dichiarazioni raccolte da 101.953 utenti del programma di salute pubblica Medicare, riservato a quanti hanno più di 65 anni, che in questo caso avevano ricevuto una diagnosi di depressione nel 2017 o 2018.

 

I 10 ANTIDEPRESSIVI DI PRIMA SCELTA

Per rilevare eventuali effetti negativi o positivi dei farmaci antidepressivi sul rischio di cadute, i ricercatori hanno confrontato diversi gruppi di persone. Il 45,2 per cento del totale non avevano ricevuto nessuna cura per il disturbo (gruppo di controllo) mentre il 14,6 per cento avevano seguito una psicoterapia. Ai rimanenti erano stati prescritti antidepressivi di prima scelta in queste proporzioni: 9,2 per cento sertralina, 9 per cento escitalopram, 4,7 citalopram, 3,8 mirtazapina, 3,1 duloxetina, 2,9 trazodone,2,8 fluoxetina,2,3 buproprione, 1,4 paroxetina, 1 venlafaxina.

Le persone arruolate sono poi state seguite per un anno dopo la diagnosi o, se si verificavano, fino alla prima caduta, alla morte, all’ingresso in un ospizio o in una struttura di assistenza specializzata, dove però hanno cambiato o abbandonato il trattamento. Le cadute e i conseguenti effetti comprendevano ossa rotte, distorsioni, stiramenti, lesioni cutanee superficiali.

 

UN CONFRONTO FRA FARMACI

Nel confronto con quanti non avevano ricevuto nessuna cura, le persone che avevano seguito una psicoterapia non presentavano alcuna differenza positiva o negativa in merito al rischio di cadute. Invece i pazienti che avevano assunto antidepressivi di prima scelta mostravano un rischio più basso in queste proporzioni:

  • bupropione e paroxetina meno 26 per cento
  • venlafaxina meno 25 per cento
  • duloxetina, fluoxetina, mirtazapina, trazodone meno 22 per cento
  • citalopram e sertralina meno 19 per cento
  • escitalopram meno 17 per cento.
 

PERCHÈ PIÙ CADUTE NEGLI STUDI PRECEDENTI?

I ricercatori hanno notato che questi risultati contraddicevano quelli di precedenti studi stando ai quali gli antidepressivi aumenterebbero i rischi di caduta e relative lesioni, a causa di effetti collaterali come ipotensione ortostatica, sedazione, sincope. Una ragione per queste diverse conclusioni, hanno osservato gli scienziati della Florida, potrebbe dipendere dal fatto che nelle precedenti indagini nel gruppo di controllo erano stati inseriti adulti senza depressione.

 

IN OGNI CASO PERSONALIZZARE LA CURA

«Sebbene ci siano state preoccupazioni circa il rischio di cadute associato con questi trattamenti nei pazienti più anziani, i nostri risultati indicano che gli antidepressivi di prima scelta non accrescono tale pericolo evidenziando che possono essere prescritti in sicurezza negli anziani che via via vengono diagnosticati come depressi» hanno scritto la dottoressa Wang e i colleghi del gruppo. Concludendo: «Comunque rimane fondamentale per i medici considerare l'intero spettro di potenziali effetti collaterali e personalizzare i piani di trattamento per garantire un equilibrio tra efficacia e rischi».

Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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