Una revisione degli studi presenti in letteratura identifica le condizioni responsabili dei due terzi dei casi di malattia nel mondo. Il 21 settembre si celebra la giornata mondiale
Sono oltre cinque milioni soltanto negli Stati Uniti, i malati di Alzheimer, la più diffusa demenza senile che, secondo le stime del National Institute of Health, potrebbe vedere triplicati i propri numeri nei prossimi quarant'anni. Ma quello che può sembrare un epilogo inevitabile legato all'aumento della prospettiva di vita media, è in realtà anche la conseguenza di alcuni comportamenti errati. È questo il messaggio che emerge da un'ampia revisione di studi pubblicata sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry. Sono nove i fattori di rischio che contribuirebbero all'insorgenza dei due terzi dei casi di malattia diagnosticati nel mondo. Rimuovere queste condizioni sfavorevoli non vuol dire azzerare il rischio, vista la complessità dei fattori alla base della malattia. Ma in assenza di cure risolutive, non resta altra strada da battere che la prevenzione.