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Neuroscienze
Serena Zoli
pubblicato il 04-08-2012

Come difendersi dalla depressione estiva



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L'allungamento della luce in genere stimola la maniacalità in chi è bipolare, ma per molti può anche scatenare il polo dell'umor nero. Cinque sintomi permettono di distinguere tra patologia e semplice demoralizzazione perché non si hanno progetti di vacanza

Come difendersi dalla depressione estiva

L’allungamento delle ore di luce in genere stimola la maniacalità in chi è bipolare, ma può anche scatenare il polo dell’umor nero. Cinque sintomi permettono di distinguere tra patologia e semplice demoralizzazione

Esiste il Christmas Blues, quella depressione – vera – che prende all’avvicinarsi del Natale: tutti sono felici, tutti hanno progetti per il gran giorno e per  le altre feste, tutto luccica di luci e di carte colorate e noi, noi ci sentiamo esclusi dalla Festa, messi in un angolo (dalla vita vera o dalla psicologia) e affondiamo nell’atmosfera melmosa del male oscuro. Perché per alcuni è solo tristezza, ma per altri - che sono predisposti- un reale disturbo dell’umore.

NIENTE “BLUES” ESTIVO -Esiste anche il Summer Blues? Perché tanti lo presentono fin da maggio quando pian piano si  vedono partenze di amici, chiusure di negozi, sospensioni di attività culturali, spariscono tutti punti di riferimento abituali e la vita sembra “chiudere” per riaprire a settembre. E’ il panico del vuoto, che prende tanti. O per un “semplice” malessere o per sprofondare in un patologico umor nero che sembrerebbe fuori stagione.

Esiste dunque un Summer Blues?

«No, non esiste questa codificazione nei sacri testi», afferma la professoressa Donatella Marazziti, docente del Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia dell’Università di Pisa, «ma esiste la depressione estiva. Stagionale».

Stagionale non è quella autunnale o invernale? 

«Si può dire che c’è una depressione per ogni stagione. Dipende dagli individui, dalla loro predisposizione. Probabilmente vengono toccati gli aspetti biologici dei ritmi di sonno e veglia, per effetto della luce. In estate la molla può essere l’allungamento del fotoperiodo, in autunno l’opposto».

E sono depressioni diverse?

«Guardi, la depressione non ha aggettivi. Piuttosto, d’estate tutti partono, ci sono tanti, specie oggi con la crisi, che non possono permettersi di andare in vacanza, le città si svuotano: quella che colpisce tanti è depressione o demoralizzazione? Non bisogna confondere».

Appunto. E come si fa a distinguere?

«Può esistere diagnosi di depressione solo se ricorrono almeno cinque dei sintomi elencati dai manuali di psichiatria e che si possono leggere in calce all’articolo. Quanto agli altri, si può soltanto raccomandare loro di tuffarsi in tutte le attività estive che le città e anche centri minori organizzano».

Un consiglio che si può dare anche ai veri depressi?

«No, l’ultima cosa da dire a un depresso è di sforzarsi di reagire, di darsi da fare. Gli occorre un buon medico».

Ma l’estate non è la stagione dell’esplosione della mania, il polo opposto della depressione?

«Sì», risponde Donatella Marazziti, «per chi è bipolare il rischio estivo è della maniacalità. L’eccesso dell’ottimismo, del fare, del dire, del muoversi… Però niente esclude che pure il bipolare con l’arrivo della bella stagione sprofondi nel lato oscuro della patologia. Come chi è predisposto alla depressione unipolare».

 

Leggi l'approfondimento: I 5 sintomi della depressione

Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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