Il tumore prevede una familiarità: se donne della stessa famiglia si sono ammalate, le altre hanno un rischio più elevato di sviluppare la neoplasia. Quando ricorrere alla consulenza genetica?
Una premessa, innanzitutto: un rischio più elevato non significa mai insorgenza automatica del tumore. É invece importante che chi, per storia personale o familiare, risulti essere più a rischio di altri per una determinata malattia, sia seguito dal punto di vista medico e si sottoponga ai controlli periodici indicati dagli specialisti che lo hanno in cura.
Vero è che questa forma di tumore prevede una familiarità: se donne della stessa famiglia si sono ammalate, le altre hanno un rischio più elevato di sviluppare la neoplasia. In alcuni casi questa predisposizione familiare è dovuta a un’alterazione genetica ricorrente nei geni Brca 1 e 2 che, solitamente, hanno il compito di contrastare la genesi del tumore dell’ovaio e al seno. Le mutazioni sono ormai ampiamente studiate dal mondo scientifico.
Il monitoraggio delle mutazioni genetiche fa parte della cosiddetta medicina preventiva, attuata in molti centri ospedalieri in Italia: esistono test che accertano la presenza delle mutazioni, ma che devono essere prescritti e poi letti da uno specialista.
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