Le risposte dal manuale "Tumore al seno" scaricabile gratuitamente dal nostro sito
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di micrometastasi in relazione al tumore al seno ci si riferisce ad agglomerati di cellule tumorali molto piccoli (inferiori a due millimetri) che è possibile rinvenire nel linfonodo sentinella al momento della biopsia.
Fino a poco tempo fa, la strada da seguire dopo la biopsia del linfonodo sentinella era molto chiara: se non erano presenti metastasi era un chiaro indice del fatto che il tumore era rimasto confinato al seno e quindi non erano necessari ulteriori interventi. Se erano presenti cellule tumorali allora era necessario procedere allo svuotamento del cavo ascellare.
Ma è realmente necessario sottoporre una donna a un intervento con potenziali effetti negativi come la dissezione ascellare se sono presenti solo piccoli gruppi di cellule che quasi certamente non hanno infiltrato altri linfonodi?
Dopo anni di indagini, la risposta è no. I tumori al seno che presentano micrometastasi al linfonodo sentinella non necessitano di svuotamento del cavo ascellare. L’ultima conferma è arrivata da uno studio condotto in più centri italiani. La sperimentazione, pubblicata sulla rivista The Lancet Oncology, è stata condotta su circa 900 donne e ha dimostrato che dopo cinque anni non ci sono differenze sostanziali tra le donne che si sottopongono a dissezione ascellare dopo biopsia del linfonodo sentinella positiva per micrometastasi e quelle che non lo fanno.