Il dubbio attanaglia molti genitori. Il primo passo consiste nel capire il contesto in cui è maturata l'esperienza. E poi conviene spiegare subito al ragazzo le conseguenze della possibile dipendenza da nicotina
È vero che ormai anche i ragazzi sanno che il fumo è dannoso, ma la curiosità e la voglia di fare nuove esperienze fanno parte del normale sviluppo di un ragazzo. Inspirare almeno per una volta il fumo di una sigaretta è un’esperienza che quasi la totalità degli adolescenti fa. Ciò naturalmente non significa lasciar passare la cosa come niente fosse, specie se il primo esperimento del fumo si è trasformato in un’abitudine. Ma occorre affrontarla con lo spirito giusto.
Più che minacciare punizioni, è bene cercare di conoscere il contesto da cui è scaturita l'abitudine. Capire per esempio se è presente una qualche forma di disagio, se il fumo è un’abitudine diffusa nell’ambiente che il ragazzo frequenta, se ha iniziato per imitazione. Si tratta di informazioni importanti per individuare la strategia giusta da mettere in atto e le corde da toccare per indurlo a smettere. E poi parlare serenamente e chiaramente.
Spiegare per esempio che la nicotina può generare una dipendenza dalla quale non è facile liberarsi o che le sostanze dannose contenute nel fumo delle sigarette possono essere estremamente nocive.