Sono incinta da un mese e vorrei sapere se le vitamine possono aiutare la gravidanza? Anna S. Nuoro
Risponde Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della clinica pediatrica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano
Tutte le vitamine costituiscono, in gravidanza, una risorsa fondamentale per lo sviluppo del feto e il benessere della mamma; il loro corretto apporto è pertanto fondamentale durante la gestazione. La vitamina C, presente soprattutto negli agrumi e nei kiwi, favorisce l’assorbimento intestinale del ferro e contribuisce alla sintesi del collagene, componente di ossa e cartilagini. La vitamina D sintetizzata dall’organismo grazie all’esposizione ai raggi solari e introdotta con l’alimentazione, favorisce l’assorbimento del calcio alimentare, contribuendo al mantenimento della salute delle ossa.
Particolarmente importanti tra le vitamine del gruppo B è la B6, il cui fabbisogno in gravidanza aumenta. Questa vitamina è preziosa, in particolar modo, per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e può contribuire ad attenuare la nausea gravidica. Alcuni studi hanno inoltre mostrato come un adeguato livello di vitamina B6 possa essere associato a maggiore probabilità di concepimento e minori rischi di aborto spontaneo. Carne, soprattutto fegato, lievito di birra, cereali, germe di frumento, pane integrale, pesce, albume d’uovo, frutta secca, banane aiutano a mantenere ottimali i livelli della vitamina B6.
Fondamentale è inoltre la vitamina B9, o acido folico, che contribuisce allo sviluppo del sistema nervoso del feto, previene la spina bifida e l’anemia. Vanno privilegiati alimenti quali fegato, rognone, cereali, verdure a foglia verde, pesce, pollame, latticini e ortaggi freschi dove si trova in discrete quantità. La vitamina B1, di cui sono ricchi i cereali non trattati e il lievito di birra, promuove lo sviluppo del sistema nervoso mentre la vitamina B2 presente nel latte, nei legumi verdi e nel fegato contribuisce alla salute della cute.
La dieta durante la gravidanza
Come in ogni dieta corretta e bilanciata, non possono mancare - specie in gravidanza - i sali minerali, utili ai processi di accrescimento del feto. In particolare va prestata attenzione all’assunzione di ferro (preferendo il consumo di fegato, rognone, carni, tuorlo d’uovo, latte, fra i legumi le lenticchie), per garantire la sintesi dell’emoglobina nei globuli rossi e prevenire l’anemia da carenza di ferro; di calcio, il cui fabbisogno in gravidanza è pari a 1000 mg al giorno e la cui assunzione può essere incrementata preferendo il consumo di latte, latticini, yogurt e formaggi. Occorre inoltre garantire l’apporto di fosforo, contenuto in cibi ricchi di proteine (formaggi, uova, carne e pesce), da consumarsi in quantitativi giornalieri pari a circa 700 mg, per favorire il metabolismo cellulare, di magnesio presente in cioccolato, albicocche secche e frutta secca e nella acque minerali, la cui dose giornaliera non dovrebbe essere pari a 240 mg circa e di sodio, a un dosaggio di 1,5 gr al giorno per evitare la ritenzione di liquidi e la comparsa di edemi.