Gli uomini che assumono l’ormone per via orale, iniettiva o transdermica hanno un rischio di ammalarsi identico a quello della popolazione generale. Ma l'assunzione per accelerare lo sviluppo muscolare rimane sconsigliata
Come per la terapia ormonale sostituiva femminile per la menopausa
precoce, anche la terapia ormonale sostitutiva a base di testosterone ha destato preoccupazioni in passato sul rischio di aumentare l’incidenza di tumori ormonali, come quello alla prostata.
Gli esperti però rassicurano: dopo aver analizzato centinaia di ricerche, è stato concluso che gli uomini che assumono l’ormone per via orale, iniettiva o transdermica hanno un rischio di sviluppare un tumore della prostata identico a quello della popolazione generale.
Il testosterone viene prescritto agli uomini, soprattutto oltre i sessant’anni, per fronteggiare i fisiologici stati di carenza. Diversi i vantaggi che ne
derivano dall’assunzione: migliorano il metabolismo dell’osso, la forza
fisica, la memoria, la libido e la risposta sessuale. È invece sconsigliata la sua assunzione su base volontaria e senza controllo medico, cui ricorrono ad esempio gli sportivi e i giovani per accelerare lo sviluppo muscolare, poiché non se ne conoscono gli effetti a lungo termine.