Visita obiettiva, diagnostica per immagini e analisi del sangue sono gli esami necessari per completare la diagnosi di melanoma metastatico. Sopravvivenza in aumento grazie all'immunoterapia
La diagnosi di melanoma metastatico è un percorso che può rivelarsi anche lungo poiché serve non solo a confermare o escludere la presenza di cellule tumorali migrate dal tumore originario, ma anche a mappare esattamente la loro posizione nell’organismo.
COME RICONOSCERE UN NEO SOSPETTO?
LA DIAGNOSI DI MELANOMA METASTATICO
Per farlo si ricorre a diversi strumenti:
- Visita obiettiva: l’esame di tutta la pelle del corpo è il primo passo.
Serve ad accertarsi che non ci siano altre lesioni sospette - Ecografia: può essere utile per fare una prima valutazione delle
stazioni linfonodali superfciali, specie quando non sia indicata la
ricerca del linfonodo sentinella - Tac: in genere è eseguita sul torace, sull’addome e sul bacino
- Risonanza magnetica: è usata soprattutto per verifcare la presenza
di metastasi nel cervello - Pet (Tomografa a emissione di positroni): può essere usata
per integrare le informazioni ottenute dalla TC e dalla risonanza
magnetica - Analisi del sangue: servono a conoscere le caratteristiche genetiche
del tumore e per cercare marcatori che possono indicare una
progressione della malattia.
LE CARATTERISTICHE DEL MELANOMA METASTATICO
Il melanoma che ha dato metastasi a oggi non è curabile in maniera definitiva.
Tuttavia, rispetto a qualche anno fa, l’introduzione di nuovi farmaci ha consentito un notevole aumento dell’aspettativa e della qualità di vita.
La sopravvivenza varia da caso a caso, ma esistono dei fattori che possono prolungarla notevolmente:
- Numero di metastasi (un numero inferiore è associato in genere a
una maggiore sopravvivenza) - Localizzazione delle metastasi (un tumore limitato ai linfonodi e ai
tessuti molli ha prognosi migliore rispetto ha uno che si è diffuso a
organi vitali) - Caratteristiche genetiche del tumore
- Risposta al trattamento
- Sesso (a parità di condizioni, le donne hanno una sopravvivenza
maggiore degli uomini).
I SINTOMI DEL MELANOMA METASTATICO
Le localizzazioni più frequenti delle metastasi sono i linfonodi, i polmoni, il fegato, le ossa, il cervello. La sintomatologia cambia a seconda dell’organo colpito.
Ecco i principali sintomi a seconda della localizzazione delle metastasi:
- Linfonodi: si possono avvertire i linfonodi duri e gonf; in alcuni casi le metastasi possono bloccare i vasi linfatici provocando ristagno di linfa fno a vero e proprio linfedema
- Polmoni: tosse, fato corto, infezioni, sangue nell’espettorato, raccolta di fuidi, versamento pleurico
- Fegato: dolore nel lato destro dell’addome, malessere generalizzato, scarso appetito e perdita di peso, addome gonfo (ascite), colore giallo della pelle e degli occhi (ittero), prurito diffuso
- Ossa: dolore alle ossa e alla schiena. Disidratazione, stitichezza e disturbi addominali, confusione sono dovuti all’eccessivo livello di calcio. Anemia e infezioni frequenti invece sono causati dai bassi livelli di globuli rossi
- Cervello: mal di testa, malessere generalizzato, debolezza, convulsioni, cambiamenti repentini dell’umore o addirittura della personalità problemi alla vista
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