Il senso di colpa è una reazione comune dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore. Ma il cancro non è (quasi) mai frutto soltanto di un errore personale
Il senso di colpa è una delle più comuni reazioni alla diagnosi di
cancro. C’è chi si sente in colpa perché pensa di aver fatto qualcosa che ha
favorito l’insorgenza della malattia. Chi perché pensa che avrebbe potuto
riconoscere prima i sintomi. Chi perché non può più svolgere il suo ruolo
nella famiglia o sul lavoro. Chi perché si sente un peso per i suoi cari.
In realtà, il cancro non è frutto di un errore personale. Si tratta infatti di una malattia multifattoriale in cui caratteristiche genetiche, eventi fortuiti, ambiente e comportamenti personali interagiscono producendo di volta in volta risultati imprevedibili. Sono pochissimi i casi in cui la sua insorgenza è chiaramente condizionata da un comportamento personale (per esempio il fumo di sigaretta che è responsabile della gran parte dei tumori del polmone). E anche in queste circostanze il legame non è mai automatico.
Soffermarsi sui sensi di colpa è un atteggiamento che una persona che ha ricevuto diagnosi di cancro dovrebbe evitare. Sentirsi in colpa per eventi al di fuori del proprio controllo non è infatti utile e ha effetti nefasti sul benessere psichico che alla lunga possono portare anche alla depressione. Se non si riesce a liberarsi dei sensi di colpa è utile chiedere aiuto, parlandone con uno psicologo o unendosi a un gruppo di supporto.