Scopriamo come prevenire e gestire le endocarditi, infezioni cardiache che possono originare da batteri presenti nella bocca. Ecco le linee guida della Società Europea di Cardiologia
La salute del cuore è strettamente legata a quella della bocca. A confermarlo sono le nuove Linee guida della Società Europea di Cardiologia sulla profilassi delle endocarditi, infezioni del rivestimento interno delle strutture del cuore, che in molti casi possono originare proprio da batteri presenti nella bocca. Scopriamo come prenderci cura al meglio della nostra bocca per un cuore in salute.
IL LEGAME BOCCA-CUORE
L'endocardite è un’infezione dell'endocardio, il rivestimento più interno delle cavità e delle valvole cardiache. È una condizione rara che colpisce circa 14 persone ogni 100.000, ma rappresenta una sfida importante per la salute pubblica. Si verifica quando dei microorganismi, soprattutto batteri, a partire da zone del corpo lontane come ad esempio la bocca, si dirigono verso il cuore attraverso il flusso sanguigno e infettano valvole o tessuti già danneggiati.
«In molti casi di endocardite - spiega il dottor Carlo Clauser, esperto della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) - la porta di ingresso dei microbi nel sangue è stata la bocca. Molte endocarditi sono causate da streptococchi del gruppo viridans che stanno normalmente sui denti e sulle gengive e che possono entrare in circolo nel sangue attraverso manovre come estrazioni dentali, chirurgia odontoiatrica, terapie canalari e scaling ovvero pulizia professionale dei denti. Ma i batteri della bocca - aggiunge - possono arrivare nel sangue anche per via di manovre di igiene fatte in casa, così come quando usiamo il filo interdentale o se si spazzolano troppo forte i denti. Questo si acuisce se si soffre di gengiviti».
I SOGGETTI A RISCHIO
Negli individui sani il cuore è solitamente protetto dalle infezioni, mentre determinate condizioni aumentano notevolmente il rischio di endocarditi.
«I pazienti a rischio - precisa Clauser - sono, fra gli altri, tutti coloro che hanno già avuto un'endocardite in passato, o quelli che hanno subito sostituzione di valvole cardiache, persone che hanno avuto una protesi valvolare impiantata attraverso catetere, chi soffre di cardiopatie congenite cianotiche o ha avuto trapianto di cuore».
CONSIGLI UTILI
Ecco alcune delle raccomandazioni ufficiali della Società Europea di Cardiologia (Esc) per prevenire le endocarditi prendendosi cura della propria bocca. È fondamentale spazzolare i denti due volte al giorno, eseguire una pulizia professionale sottogengivale e un controllo dal dentista almeno due volte l'anno per pazienti a alto rischio e una volta l'anno per tutti gli altri.
Anche chi non è a rischio, però, non dovrebbe sottovalutare il problema. «Un 15% di endocarditi insorgono in pazienti non predisposti - aggiunge Clauser -, e quindi è importante che tutti mantengano una buona igiene orale, perché se le gengive non sanguinano e non sono infiammate sono refrattarie alle infezioni batteriche. Al contrario una gengiva che sanguina è una porta aperta per l'infezione, che in alcuni casi può colpire il cuore».
Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile