Quando iniziare a usare lo spazzolino? Quale dentifricio scegliere? Collutorio, filo interdentale e spazzolino elettrico sono promossi? Ecco come insegnare ai bambini una corretta igiene orale
Per mantenere la salute della bocca è fondamentale abituarsi fin da bambini, addirittura neonati, a eseguire una corretta igiene orale. Ascoltiamo alcuni semplici e utili consigli della professoressa Milena Cadenaro, odontoiatra dell'IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, che ci racconta tutto quello che c’è da sapere sul mondo di spazzolini e dentifrici.
L'IGIENE ORALE NEI NEONATI
L'igiene orale del bambino deve iniziare fin dai primi mesi di vita. Dopo ogni poppata bisognerebbe pulire le mucose e le gengive con una garza leggermente inumidita da acqua o da soluzione fisiologica. In alternativa, possono essere acquistati in negozi specializzati o nelle farmacie guantini o ditali in gomma molto morbida oppure in microfibra che i genitori possono mettere sulle dita. In questo modo il bambino si abituerà al fatto che dopo la poppata, e in generale dopo essersi alimentati, si ha il bisogno di pulire il cavo orale. Anche i denti devono essere puliti da subito: intorno ai sei mesi, quando spunta il primo dentino, bisogna iniziare a utilizzare uno spazzolino morbido apposito, di piccole dimensioni, insieme a un po’ di dentifricio. Con la comparsa del primo dentino, infatti, si inizia a introdurre un'alimentazione più varia fatta anche di pappe, e non solo di latte, pertanto il rischio di sviluppare lesioni cariose aumenta.
QUANDO LAVARSI I DENTI DA SOLI?
Inizialmente è il genitore che deve occuparsi esclusivamente dell'igiene orale del bambino che, tuttavia, deve essere libero di iniziare a usare lo spazzolino nel momento in cui lo desidera. Intorno ai due o tre anni, osservando i genitori che lo utilizzano, il bambino comincia a familiarizzare con lo strumento e, giocandoci, può iniziare a imparare tecniche di igiene orale molto semplici, magari insegnate dal dentista o dall’igienista dentale. Si parla della tecnica circolare, per poi passare alla tecnica a rullo caratterizzata da un movimento che va dall’alto verso il basso, ovvero dalle gengive al dente.
Finché il bambino non è completamente autonomo, di solito intorno ai sei anni, il genitore deve sempre controllare che la pulizia sia stata praticata correttamente, soprattutto nei settori posteriori, a livello delle superfici masticanti, zone a maggior rischio di sviluppare lesioni cariose, per poter intervenire con un’ulteriore passata di spazzolino, fin quando necessario. Ricordiamo che i bambini agiscono molto per emulazione per cui il miglior modo per insegnare loro a occuparsi della propria igiene è che il genitore dia il buon esempio coinvolgendo il bambino nelle proprie manovre di igiene orale, facendolo diventare un momento di gioco e condivisione familiare.
DENTIFRICIO: QUALE E QUANTO?
Secondo le linee guida del Ministero della Salute il dentifricio deve essere utilizzato già a partire dai sei mesi, ma naturalmente la quantità deve essere modulata in relazione all'età del bambino. Dai sei mesi ai tre anni si utilizza una quantità di dentifricio che viene definita “chicco di riso”, quindi le setole saranno appena sporcate di dentifricio e il fluoro contenuto non deve superare le 1000 ppm (parti per milione), sempre indicate sulle confezioni. Dai tre ai sei anni si utilizza il dentifricio nella quantità cosiddetta “pea size”, ovvero una piccola pallina della dimensione di un pisellino, mentre il fluoro continua a non dover superare 1000 parti per milione. Dai sei anni in poi si può aumentare la quantità e passare eventualmente a utilizzare dentifrici con concentrazioni più elevate di fluoro, fino a 1500 ppm, mentre per la quantità si calcola circa un centimetro di dentifricio, pari a un fagiolo.
OCCHIO AL FLUORO
Per i bambini sono da preferire dentifrici con sapori accattivanti, spesso alla frutta, meno forti di quelli alla menta che utilizzano gli adulti. Se necessario, per invogliare ancora di più i bambini a lavare i denti, possono essere scelti quelli in gel colorato. Va però ricordato che l'ingestione eccessiva di fluoro può causare la fluorosi, ovvero un difetto di mineralizzazione dello smalto. È un problema prevalentemente di tipo estetico che si manifesta con la comparsa di macchiette bianche sugli elementi dentali. Bisogna quindi controllare che i bambini non ingeriscano i dentifrici, profumati e colorati, dotati di un buon sapore, come fossero caramelle.
FILO INTERDENTALE E COLLUTORIO: SÌ O NO?
Oltre a spazzolino e dentifricio, fanno parte di una corretta igiene orale anche filo interdentale e collutorio, come utilizzarli al meglio?
Il filo interdentale si usa nella dentatura permanente e il suo utilizzo dovrebbe diventare routinario alla fine della permuta dentaria, ovvero quando cadono gli ultimi denti da latte, intorno ai 12 anni. Se ci sono degli affollamenti, quindi denti un po' accavallati nel settore anteriore, questo può rappresentare un rischio di sviluppare delle carie: il filo interdentale, in questo caso, eventualmente con l'utilizzo delle forcelle tendi filo che ne rendono l'utilizzo più semplice, è consigliato anche prima dei 12 anni.
I collutori al fluoro, invece, vengono consigliati per l’uso quotidiano come integrazione nel caso in cui lo spazzolamento da parte del bambino non sia ottimale. Se durante il controllo il dentista si accorge che la situazione della placca non è buonissima, vuol dire che lo spazzolino non viene usato molto bene, quindi presumibilmente anche il contatto con il dentifricio al fluoro non è ottimale. Lo spazzolamento, infatti, dovrebbe durare almeno un paio di minuti: a questo scopo sono utili timer e clessidre, colorati e accattivanti, per dare il tempo al bambino. Ad ogni modo, l’integrazione con il collutorio è sconsigliata prima dei sei anni in quanto il bambino, non avendo ancora un perfetto controllo della deglutizione, rischia di ingerire il prodotto con conseguente possibile fluorosi.
I DENTI DA LATTE NON VANNO TRASCURATI
Importantissimo è non trascurare l'igiene orale dei denti da latte. Per quanto siano destinati a essere sostituiti con i denti permanenti, infatti, se non puliti adeguatamente possono compromettere la salute della bocca. Il rischio di carie, purtroppo, è presente anche in bambini molto piccoli con la cosiddetta Early Childwood Cariers, ovvero la carie della prima infanzia, difficilissima da gestire, che compare fondamentalmente prima dei sei anni nel bambino, molto spesso addirittura prima dei tre anni. Il bambino con carie ha una carica batterica molto elevata che, se il problema non viene risolto, è destinata a mantenersi, compromettendo anche la salute dei denti permanenti.
OCCHIO ALL'ALIMENTZAIONE
Pulire i denti e fare controlli precoci, fin da piccolissimi, è fondamentale: solo così, già a partire dall’anno e mezzo di vita attraverso una prima valutazione, sarà possibile verificare se sui dentini da latte ci siano o meno delle macchiette che possono far sospettare la carie della prima infanzia. In questo caso si interviene correggendo le abitudini alimentari scorrette come l'utilizzo eccessivo di bevande zuccherate e soprattutto una scarsa igiene orale. Una delle cose peggiori che si può fare, ad esempio, è mettere a dormire il bambino con la bocca sporca di liquidi come camomilla zuccherata o latte. Attenzione però, il problema non è consumare il latte, il problema è non lavare i denti dopo!
SPAZZOLINO ELETTRICO: SÌ O NO?
Per una corretta igiene orale la scelta dello spazzolino è fondamentale: bisogna sempre acquistare spazzolini che siano di dimensioni adeguate alle diverse fasce di età, prediligendo quelli di forma semplice. Lo spazzolino elettrico può essere utilizzato anche nei più piccoli, tuttavia è fondamentale che il bambino sviluppi una buona manualità imparando prima di tutto a usare lo spazzolino normale, per non diventare troppo dipendente dagli apparecchi meccanici. In alcune condizioni, infatti, lo spazzolino elettrico potrebbe non essere disponibile, come in viaggio o in vacanza. Ad ogni modo, verso i tre anni, quando il bambino inizia a usare lo spazzolino manuale, il genitore può aiutarsi con lo spazzolino elettrico per pulire i denti posteriori, mentre a partire dai sei anni il bambino può anche iniziare a usare lo spazzolino elettrico autonomamente, senza mai perdere dimestichezza con quello manuale.
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Fonti
Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile