Ancora una prova del nesso fra sonno inadeguato e chili di troppo: i teenager che dormono meno di 7 ore per notte più esposti a obesità e problemi metabolici
Dormono troppo poco e anche per questo possono andare incontro a problemi di obesità. Parliamo di adolescenti, ragazze e ragazzi che già dai 12 anni sembrano dedicare al sonno meno tempo di quanto sarebbe necessario per stare bene. Lo evidenzia una ricerca spagnola che ha coinvolto 1.229 teenager ed è stata presentata nel corso del Congresso 2022 della Società europea di cardiologia.
ORE DI SONNO IN MENO E CHILI DI TROPPO
I ragazzi che dormono meno di otto ore per notte, hanno sottolineato gli autori dell’indagine, sono più esposti a sovrappeso e obesità rispetto ai loro coetanei che dormono di più. Fra loro, inoltre, sono più frequenti altri segnali di cattiva salute, come il grasso addominale, la pressione alta e livelli anomali di lipidi e zuccheri nel sangue (ipercolesterolemia, dislipidemia e iperglicemia). Questi dati confermano ancora una volta lo stretto legame fra un buon sonno e una buona forma fisica. Non a caso, dal 2016 l’American Academy of Sleep Medicine consiglia ai teenager (13-18 anni) di dormire fra le 8 e le 10 ore per notte. I ricercatori spagnoli hanno misurato le ore di sonno con dispositivi portatili per una settimana, in ciascun partecipante, a 12, 14 e 16 anni. Hanno quindi classificato i ragazzi che dormono molto poco (meno di 7 ore a notte), poco (7-8 ore) e in modo ottimale (dalle 8 ore in su).
SOLO UN DODICENNE SU 3 DORME A SUFFICIENZA
Ebbene, a 12 anni solo un terzo dei ragazzi dormiva a sufficienza, a 14 anni il 23 per cento e a 16 anni appena il 19 per cento. I maschi tendevano a spendere meno ore dormendo e chi dormiva di più dormiva anche meglio, con meno risvegli e un sonno meno disturbato. Andando poi a vedere l’associazione con il peso, è emerso che i ragazzi che dormono molto poco (meno di 7 ore per notte) avevano più probabilità di essere in sovrappeso o obesi: il 21 per cento in più rispetto ai “dormiglioni” a 12 anni e ben il 72 per cento in più a 14 anni.
Uno degli autori, Jesus Martinez Gomez, ricercatore del Centro nazionale spagnolo di ricerca cardiovascolare di Madrid, ha spiegato: «La maggior parte dei teenager non dorme abbastanza e questo è connesso al peso in eccesso e ad altre caratteristiche che promuovono l’aumento di peso, il che li espone a potenziali problemi futuri». Il team di ricerca sta anche indagando il ruolo del tempo trascorso davanti a smartphone, pc e tv, che forse potrebbe spiegare perché le ore di sonno diminuiscono ancora fra i quindici-sedicenni. Un altro dato importante è che il legame fra il poco sonno e i chili di troppo esiste anche in modo indipendente dall’introito calorico e dall’attività fisica, il che conferma che il sonno, di per sé, è un fattore determinante. E merita attenzione.
LE RACCOMANDAZIONI
«I programmi di promozione della salute a scuola dovrebbero insegnare le regole del buon sonno – ha ancora commentato Martinez Gomez -. I genitori possono dare il buon esempio stabilendo orari regolari per andare a letto e limitando le ore serali davanti a un monitor».
ECCO COSA ACCADE NEI GIORNI DI SCUOLA
Anche la scuola, che fra poche settimane ripartirà, fa la differenza: in un’indagine del 2020 sugli adolescenti di 24 paesi europei (fra cui non c’era l’Italia) ha sottolineato aspetti importanti. Ad esempio che in media i ragazzi dormivano in media un’ora e mezza in meno nei giorni di scuola (fra le 7.47 e le 9:07 ore) rispetto a weekend e vacanze (fra le 9:31 e le 10:22 ore). Nei giorni senza scuola, il cosiddetto jetlag sociale si fa evidente un po’ ovunque, con i ragazzi che vanno a dormire più tardi e restano a letto più a lungo. Soprattutto fra gli adolescenti più grandi, secondo regole dettate anche dai ritmi circadiani della pubertà, sottolineano gli autori. Alle tendenze biologiche degli adolescenti ad addormentarsi tardi si aggiungono «le richieste crescenti di compiti e doveri scolastici, e l’uso dei social media e dispositivi elettronici, che ritardano ulteriormente l’ora del sonno, in un periodo in cui il controllo dei genitori sull’ora di andare a letto si riduce».
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Fonti
Donatella Barus
Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.