Pratica crudele e obsoleta o risorsa insostituibile per la nostra salute? La scienza può fare a meno della sperimentazione animale?
Pratica crudele e obsoleta o risorsa insostituibile per la nostra salute? La scienza può fare a meno della sperimentazione animale? Questi e altri interrogativi sono tornati con forza all’attenzione dell’opinione pubblica anche in seguito a vicende eclatanti che hanno fatto notizia.
Lo scorso aprile alcuni attivisti hanno fatto irruzione nel Dipartimento di Farmacologia dell’università di Milano, portandosi via topi e conigli su cui si stavano conducendo studi. Di recente alcuni ricercatori sono stati fatti oggetto di minacce. Caterina Simonsen, una studentessa di veterinaria gravemente malata ha incendiato i social network dichiarando: “se sono ancora viva è grazie alla sperimentazione su animali”.
Entro il mese di marzo il governo dovrà presentare una nuova legge che recepisca la Direttiva Europea 2010/63/Ue, ma tenga anche conto di alcuni emendamenti presentati dal Parlamento che hanno sollevato la preoccupazione della comunità scientifica italiana. Il 14 gennaio, a Roma, si è tenuto un incontro organizzato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, dal titolo "Scienza e Democrazia", che ha visto gli scienziati presentare le loro ragioni alla politica.
Sul sito della Fondazione Veronesi il primo di una serie di Dossier sui grandi temi della scienza e dell’attualità. Per informarsi, capire e confrontarsi:
Le modifiche volute dal parlamento alla direttiva europea
Cosa rischia la ricerca con gli emendamenti del parlamento italiano
Esistono veramente modelli alternativi?
Le scoperte ottenute attraverso la sperimentazione animale
(servizio a cura di Daniele Banfi @danielebanfi83)