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Pediatria
Daniele Banfi
pubblicato il 27-06-2022

Epatiti acute nei bambini: le cause sono ancora un mistero



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Ancora ignote le cause delle epatiti pediatriche registrate negli ultimi mesi. Adenovirus e Sars-Cov-2 tra i principali indiziati. Fondamentale non trascurare i sintomi. Le indicazioni degli esperti riuniti a Londra

Epatiti acute nei bambini: le cause sono ancora un mistero

Si rimane ancora nel campo delle ipotesi. L'aumento anomalo di casi di epatite acuta nei bambini registrato nei mesi scorsi non ha ancora un perché. A ribadirlo i principali esperti di malattie epatiche riuniti a Londra per l'International Liver Congress 2022 organizzato dall'European Association for the Study of the Liver (EASL). L'indiziato numero uno sarebbe un adenovirus, presente nel 53% dei casi di epatite. Una presenza che da sola non spiega però tutti gli altri casi. Uno dei fattori concomitanti potrebbe essere anche l'infezione da Sars-Cov-2. Nell'attesa di chiarire la situazione con dati più solidi, l'indicazione degli esperti è quella di non trascurare i sintomi: in caso di ittero, diarrea e vomito rivolgersi immediatamente al medico.

CHE COSA SOLO LE EPATITI?

L'epatite è un'infiammazione del fegato le cui cause sono moleplici. Oltre ai classici virus che colpiscono in maniera selettiva il fegato -ovvero i virus dell'epatite A-B-C-D-E-, esistono forme di epatite causate da agenti infettivi che non per forza colpiscono primariamente quell'organo. Virus dell'herpes, adenovirus, paramyxovirus e parvovirus sono solo alcuni esempi. Nella maggior parte dei casi le epatiti si risolvono spontaneamente. In altri, quando la malattia da acuta diventa cronica -è questo il caso dell'epatite C-, l'infezione silente porta negli anni allo sviluppo di cirrosi epatica e tumore del fegato.

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EPATITI NEI BAMBINI: LO STRANO AUMENTO DI CASI

Ad accendere i riflettori sulle epatiti nei più piccoli (il 75% dei casi si registra sotto i 5 anni) ci ha pensato in aprile l'UKSHA, l'agenzia per la salute del Regno Unito. Secondo gli ultimi dati presentati a ILC, ad oggi nel mondo sono stati segnalati 894 casi di epatite acuta nei bambini. Dei 449 registrati in Europa, ben 260 si sono riscontrati in Inghilterra. Un numero decisamente anomalo (le epatiti ci sono sempre state ma con numeri più contenuti) su cui regna però grande incertezza: il 70% totale dei casi riguarda Inghilterra e Stati Uniti. Che non sia un argomento da sottovalutare lo dicono i numeri relativi alle complicanze da epatite: «Sul totale dei casi -spiega Philippa Easterbrook, responsabile del programma HIV, epatiti e malattie a trasmissione sessuale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità- per 44 bambini si è reso necessario il trapianto di fegato. Nel 30% dei casi è stato necessario un ricovero e per 8 bambini purtroppo l'epatite è risultata fatale morti».

LE POSSIBILI CAUSE

Sulle cause scatenanti regna molta incertezza: nel 53% dei casi accertati di epatite i bambini avevano un'infezione da adenovirus, un agente infettivo abbastanza comune. Troppo poco indicare in questo virus la causa scatenante. Un'altra ipotesi è il ruolo di Sars-Cov-2: un'infezione pregressa o concomitante -secondo gli esperti- non sarebbe da scartare.  La certezza riguarda invece i vaccini per Covid-19: nell'83% dei casi i bambini con epatite non erano stati vaccinati.

DATI INCOMPLETI

Come spiega Maria Buti dell'EASL, «Abbiamo una documentazione completa di circa la metà dei casi quindi fare ipotesi è difficile. Può centrare la genetica o la risposta del sistema immunitario. Servirà ancora tempo per stabilire le cause ma intanto un avviso alle famiglie: se un bambino ha l’ittero, il colorito giallastro tipico delle epatiti, e sintomi gastrointestinali come diarrea e vomito, non perdete tempo e portatelo dal pediatra».

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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