L'alimento viene rappresentato come salutare e benefico, ma la consapevolezza dei rischi per il consumatore è ancora lacunosa. La bevanda, se non bollita, può essere veicolo di alcune gravi infezioni: come la sindrome emolitico-uremica
Per molti è più naturale e più sano rispetto a quello tradizionale. Ma il latte crudo, in realtà, può essere fonte di pericoli rilevanti per la salute, se non sottoposto a bollitura. In Italia la vendita attraverso distributori automatici è stata autorizzata nel 2004.
Tale modalità di acquisto ha riscontrato un certo apprezzamento tra i consumatori non solo a causa dei prezzi, inferiori rispetto a quelli del latte venduto nei supermercati, ma anche perché viene riconosciuto in questo prodotto un alimento genuino e legato al territorio.
Il Ministero della Salute ha stabilito che i distributori devono riportare l’indicazione che il latte crudo è da consumarsi previa bollitura, misura indispensabile per eliminare l’eventuale presenza di agenti patogeni.
Maria Caramelli, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, spiega perché sarebbe meglio non consumare latte crudo nei primi cinque anni di vita e durante una gravidanza.
QUALI RISCHI CI SONO
NEL CONSUMARE LATTE CRUDO?
Fonti
Ordinanza 10 dicembre 2008, Ministero della Salute