La convivenza in ambienti chiusi, soprattutto in inverno, facilita la trasmissione da persona a persona. Il batterio ha una scarsa sopravvivenza al di fuori dell’organismo
Il meningococco colpisce soprattutto i bambini di età inferiore ai due anni, gli adolescenti e gli studenti. Questo perché è più facile che frequentino luoghi affollati, come discoteche, dormitori, caserme in occasione del servizio militare. Anche le aule di scuola o di università possono rappresentare uno spazio più a rischio di contagio.
Il meningococco è un batterio che si stabilisce nelle alte vie aeree del nostro organismo: basta uno starnuto perché i batteri si diffondano. La convivenza di molte persone in ambienti chiusi, specialmente durante la stagione invernale, quando l’aria è viziata magari anche dalla presenza di fumo da sigaretta, facilita la trasmissione della malattia da persona a persona. Fortunatamente, questo terribile batterio ha una scarsa sopravvivenza una volta fuoriuscito dall’organismo.
Cambiare spesso aria agli ambienti è una buona regola non solo per prevenire il meningococco, ma anche per mantenersi in generale un buon livello di salute: virus e batteri sono sempre pronti a intaccare il nostro sistema immunitario.