Risponde Antonio Cristaudo, Responsabile dell’ambulatorio di dermatologia allergologica professionale e ambientale dell’Istituto San Gallicano di Roma
Ho da poco superato i settant’anni e da qualche mese avverto quasi quotidianamente una sensazione di prurito fastidiosa e difficile da eliminare. Quali sono le possibili cause?
Vita F. (Latina)
Risponde Antonio Cristaudo, responsabile dell’ambulatorio di dermatologia allergologica professionale e ambientale dell’Istituto San Gallicano di Roma
Esistono due forme di prurito: quello dovuto a malattie infiammatorie cutanee e quello che ha come causa una malattia di origine interna. Gli effetti sono gli stessi, ma l’origine del disturbo è diversa, così come le modalità di intervento terapeutico. Quando si è di fronte a un paziente anziano - la cui cute è già normalmente caratterizzata da una maggiore secchezza e richiede una più frequente idratazione - è necessario considerare anche quelle forme durature di prurito “essenziale”: apparentemente prive di causa e pertanto definite sine materia. Chi ne soffre non presenta manifestazioni cliniche a livello della cute, se non quelle dovute al frequente grattamento. In questi casi occorre innanzitutto conoscere quali terapie ha seguito, e sta seguendo in quel momento, il paziente. Spesso, infatti, l’origine del disturbo è da rintracciare negli effetti collaterali di alcuni farmaci: soprattutto i calcio-antagonisti utilizzati per la cura dell’ipertensione.
Esclusa un’origine farmacologica del problema, il dermatologo - primo specialista a cui le consiglio di rivolgersi - deve indagare le modalità d’esordio e la localizzazione del prurito. In molti casi il disturbo è la “spia” di altri problemi di salute, talvolta gravi, diffusi nella terza età: come il diabete, le insufficienze renali ed epatiche, i linfomi cutanei, in particolare le micosi fungoidi. Escluso il prurito legato a una maggiore secchezza della cute e gli effetti collaterali di alcuni farmaci, dietro il disturbo possono nascondersi queste malattie: già diagnosticate o rintracciabili partendo proprio dal fastidio cutaneo. Infine, ma ben più ristretto nei numeri, è il fenomeno del prurito neuropatico, dovuto a un’alterata conduzione del segnale elettrico.