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L'esperto risponde
a cura di Francesca Morelli
pubblicato il 12-01-2022

Menopausa precoce: i consigli per affrontarla



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Si possono limitare i sintomi? Le risposte della specialista Rossella Nappi

Menopausa precoce: i consigli per affrontarla

Da qualche mese ho i classici sintomi della menopausa precoce. Vorrei avere dei consigli utili per affrontare al meglio questo momento che in effetti è abbastanza destabilizzante, perché coinvolge praticamente ogni ambito.

una lettrice (domanda pervenuta tramite form L'Esperto risponde)

 

Risponde la Professoressa Rossella Nappi, Università degli Studi di Pavia, Segretario Generale della Società Internazionale della Menopausa, Responsabile della UOSD Ginecologia e Ostetricia 2 – PMA, Endocrinologia Ginecologica e Menopausa ad alta complessità, IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo, Pavia

Gentile signora,
la menopausa rappresenta in effetti un evento che condiziona la vita della donna in modo molto profondo perché devia dal normale corso delle cose.

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LA MENOPAUSA CHE ARRIVA TROPPO PRESTO

Se è infatti vero che la menopausa che viene a 50-51 anni nella donna italiana può essere considerata un evento naturale, pur con il suo carico di eventuali segni, sintomi e fattori di rischio, la menopausa prematura (prima dei 40 anni, ma anche prima dei 45 anni) rappresenta una vera e propria deficienza ormonale che deve essere affrontata con lo stesso spirito di una patologia endocrina caratterizzata dalla mancanza di produzione degli ormoni, come per esempio un deficit della ghiandola tiroide.

 

I SINTOMI DELLA MENOPAUSA PRECOCE

La carenza precoce di ormoni femminili estrogeni, ma anche il deficit androgenico che deriva dal mancato funzionamento delle ovaie, sono implicati nell’insorgenza di sintomi più severi sul versante vasomotorio (le famigerate vampate), del tono dell’umore, del sonno e della memoria, dei dolori osteoarticolari, del controllo del peso e, non meno importante, della sessualità con calo del desiderio sessuale, scarsa eccitazione e lubrificazione e deficit dell’orgasmo. Ma non è soltanto questo: numerosi studi hanno dimostrato che la menopausa prematura si associa ad un più elevato tasso di mortalità per tutte le cause, con un maggior rischio di eventi cardiovascolari (infarto, ictus) e di malattie neuro-degenerative (demenza senile, malattia di Parkinson), oltre che un aumentato rischio di fratture conseguente all’osteoporosi e di disturbi della sfera ansioso-depressiva.

 

LE CAUSE

Nel 50% dei casi la menopausa prematura avviene per cause non note, mentre si può verificare più frequentemente in pazienti con malattie autoimmuni o che dimostrano familiarità (madre, nonna con menopausa precoce).

 

LA DIAGNOSI

Non si può far molto per prevenirla, se non cercare di predirla misurando i livelli di FSH nella terza giornata del ciclo mestruale abbinando la conta follicolare che misura i piccoli follicoli, cioè la cosiddetta riserva ovarica, un dato che se misurato nel tempo insieme ad un'altra sostanza prodotta dall’ovaio, l’ormone anti-mulleriano (AMH), può aiutare a capire se la donna giovane sta perdendo fertilità in anticipo sulla normale tabella di marcia. Questo accade già 5-7 anni prima della data dell’ultima mestruazione, epoca di comparsa dei sintomi menopausali che annunciano che il tempo per la riproduzione è scaduto. Che fare? Se i livelli di FSH sono superiori a 30 UI/L ed il ciclo è assente da almeno 3 mesi si può ragionevolmente pensare che la menopausa è arrivata e, se si associano anche vampate, insonnia, secchezza vaginale e così via, è già opportuno intervenire con una terapia senza aspettare i 12 mesi canonici che mettono in tasca il passaporto della menopausa definitiva.

 

LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA IN MENOPAUSA

Molto si è detto e scritto della terapia ormonale sostitutiva (TOS) a base di estrogeni e progestinici creando a volte timori ingiustificati sui rischi trombotici e tumorali. In verità la TOS è lo strumento terapeutico più efficace che se usato al momento giusto, cioè quando la donna è nella prima fase della menopausa, può prevenire non soltanto i sintomi, ma tutte le più importanti patologie che possono interferire con una longevità in salute. Basse dosi, ormoni naturali identici a quelli prodotti dall’ovaio e schemi di terapie personalizzati sulle caratteristiche di ogni donna, possono davvero aiutare a superare il cambiamento ormonale quasi senza accorgersene, prevenendo la comparsa di molti fattori di rischio, primo fra tutti il rialzo del colesterolo, della glicemia, la resistenza insulinica e l’aumento della pressione arteriosa.

 

LE CURE E I CONTROLLI UTILI

Quello che è certo, ed è definito da importanti linee guida e documenti di consenso scientifico, è il dato che la menopausa prematura deve essere curata con una TOS fino all’età di circa 50-52 anni per limitare i danni del deficit ormonale prematuro. Nel tempo si può proseguire valutando annualmente il rapporto rischio-beneficio con pochi esami del sangue ed indagini preventive, quali la mammografia, l’ecografia pelvica transvaginale e la mineralometria ossea computerizzata (MOC). Si affidi dunque con fiducia ad uno specialista esperto di menopausa per affrontarla al meglio anche con un sano stile di vita ed uno spirito positivo.

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