La neoplasia prostatica intraepiteliale descrive un'anomalia nelle cellule della prostata. Non si tratta di un tumore, ma di una condizione che può aumentare il rischio di ammalarvisi
La definizione di neoplasia prostatica intraepiteliale («Pin») descrive la presenza di anomalie nelle cellule della prostata. Non si tratta propriamente di cancro. Tuttavia queste anomalie sono associate a un aumento delle probabilità che il cancro si sviluppi in futuro.
In base alle differenze rispetto dall’aspetto delle cellule normali, le neoplasie prostatiche intraepiteliali vengono classificate in neoplasie a «basso grado» o ad «alto grado». Mentre per le «Pin» di «basso grado» non sembra esserci una correlazione con il rischio di cancro, le «Pin» di «alto grado» aumentano le probabilità di riscontrare un cancro in un’altra area della prostata di circa il trenta per cento.
Per questo si consiglia ai pazienti con diagnosi di «Pin» di alto grado
di eseguire controlli clinici ravvicinati (ogni 3-6 mesi) per circa due anni,
e un controllo annuale negli anni successivi. Non è invece necessario ripetere
la biopsia in assenza di altre indicazioni cliniche.