Patty è stata operata per un tumore al seno e dovrà seguire una terapia ormonale: a cosa servono tamoxifene e inibitori dell'aromatasi? Quali effetti collaterali hanno?
Ho 55 anni, sono stata operata in quadrantectomia al seno sinistro per carcinoma mammario infiltrante. Ho fatto secondo indicazione del ginecologo esami per verificare se in stato di menopausa, e lo sono. Come cura antitumorale mi è stata prescritta radioterapia e tamoxifene per due anni più inibitori dell'aromatasi per tre anni. Perché devo prendere il tamoxifene se sono in menopausa? Non c'è un farmaco alternativo con minor effetti collaterali?
Patty, domanda pervenuta via form "Chiedi all'esperto"
Risponde Giuseppe Curigliano, oncologo, Direttore della Divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e professore associato di Oncologia Medica all’Università di Milano
Cara signora, alcuni tipi di tumore al seno hanno elevata sensibilità ad ormoni come gli estrogeni. Le cellule del suo carcinoma esprimono dei recettori a cui si legano gli estrogeni, questo legame ormone-recettore potrebbe stimolare la proliferazione delle cellule tumorali.
COME FUNZIONANO TAMOXIFENE E INIBITORI DELL'AROMATASI?
I trattamenti che impediscono agli ormoni di legarsi a questi recettori o riducono la produzione di estrogeni sono chiamati terapia ormonale o terapia endocrina, ed includono il tamoxifene (che blocca il recettore per gli estrogeni) o gli inibitori delle aromatasi (letrozolo, anastrozolo ed exemestane, che riducono la produzione di estrogeni inibendo l’enzima aromatasi).
A COSA SERVE LA TERAPIA ORMONALE?
Il suo tumore era molto piccolo e la probabilità che qualche cellula abbia invaso il circolo ematico e sia sopravvissuta alla chirurgia è molto remota, ma noi sappiamo che anche i tumori piccoli (inferiori a 2 cm con linfonodi non interessati da malattia) possono recidivare, anche dopo 20 anni dalla diagnosi. Questo è il motivo per cui proponiamo una terapia ormonale.
Seppure lei sia in menopausa ogni donna continua a produrre estrogeni in sedi diverse dalle ovaie. La terapia ormonale può raggiungere le cellule tumorali micrometastatiche e riduce sensibilmente il rischio di recidiva. Non assumere la terapia ormonale espone al rischio di recidiva locale ed a distanza.
CHE EFFETTI COLLATERALI HA LA TERAPIA ORMONALE?
Gli effetti collaterali più frequenti del tamoxifene sono le vampate di calore (caldane) e la secchezza vaginale. Altri effetti collaterali (aumento di rischio trombotico e tumore endometriale) sono piuttosto rari, seppure il beneficio del farmaco ecceda il rischio di tossicità.
Gli effetti collaterali più frequenti degli inibitori della aromatasi (letrozolo, anastrozolo, exemestane) includono le caldane, i dolori articolari e un maggiore rischio di osteoporosi. Non tutti i pazienti manifestano tali disagi.
Il tamoxifene che le è stato proposto non dà effetti collaterali impegnativi né pericolosi, il suo oncologo medico potrà aiutarla a gestire qualsiasi evento che possa interferire con la sue attività quotidiane. Ad oggi non abbiamo farmaci alternativi, seppure la ricerca stia molto lavorando sullo sviluppo di nuove terapie ormonali, che si spera possano avere meno impatto sulla qualità della vita delle donne con tumore mammario endocrino-responsivo.
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