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Fumo
Daniele Banfi
pubblicato il 23-10-2013

Se fumi il dolore cronico è più forte



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La tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori è più bassa rispetto a chi non usa sigarette. Questi i risultati presentati a Firenze al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore. Un motivo in più per smettere

Se fumi il dolore cronico è più forte

La tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori è più bassa rispetto a chi non usa sigarette. Questi i risultati presentati al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore.

I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni: il dolore cronico, quello che perdura da almeno tre mesi, affligge un europeo su cinque. Mal di schiena, dolori articolari e reumatici sono solo alcuni dei più frequenti. A peggiorare la situazione sono le sigarette: la tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori sembrerebbe essere più bassa rispetto a quella dei non fumatori. Ad affermarlo è lo studio norvegese Tromsø, presentato negli scorsi giorni al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore (European Pain Federation EFIC) svoltosi Firenze.

DATI CONTRASTANTI- «Fino a oggi la ricerca sulla nicotina e sul dolore ha prodotto risultati contrastanti. Alcuni studi sperimentali hanno dimostrato che il fumo di sigaretta e la nicotina riducono la sensibilità al dolore, mentre studi osservazionali hanno documentato un maggior rischio di dolore acuto e cronico nei fumatori. Il nostro intento era indagare l’associazione tra stato di fumatore e sensibilità al dolore», ha spiegato il dottor Aslak Johansen dell’Ospedale Universitario della Norvegia settentrionale, Tromsø.

LO STUDIO- All’analisi hanno partecipato più di 10 mila persone. Il 22,1 per cento delle donne e il 18,8 per cento degli uomini che vi hanno preso parte erano fumatori, mentre il 38,6 per cento delle donne e il 46,8 per cento degli uomini erano ex-fumatori. La tolleranza al dolore è stata valutata con acqua fredda con il cosiddetto test pressorio del freddo.

IL COMMENTO «La sopportazione del dolore indotto dall’acqua fredda è stata minima nei fumatori, leggermente più alta negli ex-fumatori e massima nei non fumatori di entrambi i sessi», Questi risultati indicano che il consumo di nicotina produce un effetto iperalgesico a lungo termine» conclude Johansen.

DEPRESSIONE- Tra gli altri studi presentati al congresso sulla relazione tra fumo e dolore c’è «Generation Scotland: the Scottish Family Health Study». L’analisi ha indagato la relazione tra stato di fumatore, dolore cronico e depressione «Da molti studi risulta chiaro che la percentuale di fumatori è più elevata tra i pazienti con dolore cronico rispetto alla popolazione generale e che i fumatori lamentano una più alta intensità al dolore e più alti gradi di disabilità. Evidenze raccolte nei centri specializzati in medicina del dolore indicano che la depressione potrebbe giocare un ruolo nell’associazione tra fumo e dolore cronico» spiega il dottor van Hecke, autore dello studio. Una ragione in più per smettere subito di fumare.

Daniele Banfi

@danielebanfi83

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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