Da non perdere
Daniele Banfi
pubblicato il 23-02-2022

Booster estremamente efficace: crollano le probabilità di ricovero



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

La terza dose si dimostra estremamente efficace nel ridurre gli effetti gravi della malattia. Con il booster siamo ad oltre il 99% nel prevenire le ospedalizzazioni. I risultati pubblicati su Nature Medicine

Booster estremamente efficace: crollano le probabilità di ricovero

L'arrivo di Omicron, seppur meno "forte" della variante Delta ma estremamente più contagiosa, aveva fatto temere circa l'efficacia dei vaccini. Un timore che ora, dati alla mano, non è più tale. I vaccini disponibili, nonostante siano stati progettati sul ceppo originario di Sars-Cov-2 isolato a Wuhan, dimostrando di essere ancora estremamente efficaci. Ciò che però ha messo veramente KO il virus è stata la dose booster: diversi studi delle ultime settimane stanno evidenziando che grazie ad essa l'efficacia contro il ricovero e morte per Covid-19 è ampiamente superiore al 90%. L'ultimo in ordine di tempo, pubblicato su Nature Medicine, lascia poco spazio alle interpretazioni: nella popolazione generale la dose booster di Spikevax è efficace nell'evitare il ricovero in una percentuale prossima al 99%.

Covid-19: dall'emergenza alla gestione quotidiana della malattia

Covid-19: dall'emergenza alla gestione quotidiana della malattia

20-01-2022

RIDURRE L'IMPATTO DELLA MALATTIA

Il problema principale di una pandemia, non ci stanchiamo di ripeterlo, è il sovraffollamento del sistema sanitario. Tante persone che si ammalano in un periodo di tempo ristretto mettono fuori gioco la tenuta degli ospedali. Per ridurre al minimo l'impatto di Covid-19 sulle persone -e di conseguenza sulle strutture deputate ad accogliere i casi gravi- abbiamo a disposizione la vaccinazione. E' infatti grazie a questi strumenti che oggi, nonostante una variante molto più contagiosa del virus originario di Wuhan, le probabilità di ricovero e decesso sono estremamente inferiori in chi si è vaccinato rispetto a chi non lo ha fatto. 

I DATI ITALIANI

Di fronte ad una popolazione sempre più immunizzata, ovvero in possesso anche parzialmente delle armi per rispondere, l’impatto del virus si è fatto sempre minore. Nell'ultimo report dell'ISS, l'efficacia nel prevenire casi gravi di Covid-19 risulta essere pari all'87% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 89% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 83% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. Per quanto riguarda invece la dose booster si attesta intorno al 93%. Dati del tutto simili a quelli da poco pubblicati da CDC statunitense dove per gli over 18 la protezione dal rischio di ospedalizzazione con due dosi è al 76% mentre con tre dosi al 93%.

 

Cellule T, la vera arma contro tutte le varianti di Sars-Cov-2

Cellule T, la vera arma contro tutte le varianti di Sars-Cov-2

15-02-2022

L'EFFETTO SU OMICRON

Da dicembre 2021 la variante Omicron ha segnato uno spartiacque nella storia della pandemia. Estremamente più contagiosa ma con un meccanismo parzialmente differente che l'ha resa meno severa rispetto alla Delta, una delle principali incognite era la tenuta della vaccinazione. I dati accumulati in queste settimane sono però estremamente confortanti sia sul fronte della capacità di evitare l'infezione sia quella di ridurre le probabilità di ricovero. Oltre a quanto documentato precedentemente (in Italia e negli USA nel periodo di riferimento dei report la variante Omicron è quella prevalente), un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine certifica nuovamente il successo della dose booster. Analizzando quasi 27 mila persone sottoposte a vaccinazione con Spikevax di Moderna, è emerso quanto segue: con la dose booster la protezione contro l'infezione è sensibilmente minore rispetto a Delta ma si attesta intorno al 51% (con Delta eravamo all'88%). Ciò che però rimane elevatissima -ed è l'obbiettivo primario della vaccinazione- è la protezione contro la malattia grave che richiede dunque ricovero. Se con due dosi l'efficacia si attestava all'85%, la dose booster ha riportato l'efficacia a livelli elevatissimi. Emblematiche le parole dei ricercatori nell'articolo da poco pubblicato: «la terza dose è efficace in percentuale superiore al 99%».

Non fermare la ricerca. Dona ora per i pazienti più fragili.

Abbiamo a cuore i pazienti più fragili

Abbiamo a cuore i pazienti più fragili

Non fermare la ricerca


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina