Ancora ignoto l'animale in cui tutto ha avuto origine. Sempre più studi però indicano il mercato di Wuhan quale origine dell'epicentro della pandemia. La tesi della fuga dal laboratorio appare sempre più remota
Ad oltre due anni dall'inizio della pandemia sempre più studi indicano lo Huanan Market di Wuhan come luogo nel quale tutto è iniziato. Pur non essendoci ancora una prova certa sull'animale che ha dato il via alla pandemia Covid-19, tutte le analisi sino ad oggi condotte portano in un'unica direzione: Sars-Cov-2 è frutto di un salto di specie in cui il mercato centrale della metropoli cinese è stato l'amplificatore della pandemia.
IL SALTO DI SPECIE: ORIGINE DI MOLTE MALATTIE
Da migliaia di anni l'uomo, ciclicamente, è sottoposto all'attacco di virus provenienti dalle specie animali. Un fenomeno del tutto «naturale» - lo spillover, ovvero il salto di specie - che può però essere accelerato dal comportamento dell'uomo. Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito a una successione sempre più incalzante di epidemie e pandemie: HIV, Ebola, Marburg, Nipah, Sars, H5N1, H1N1, Mers e Zika sono solo alcuni esempi. Tutte queste malattie appartengono alla categoria delle zoonosi, infezioni dovute ad agenti patogeni che per loro natura vivono ben adattati in altre specie animali. Quando si verifica il salto di specieil sistema immunitario del nuovo ospite è del tutto sprovvisto di risposte e così si manifesta la malattia in tutta la sua forza. Tanti casi in un lasso di tempo molto ristretto. E' la pandemia.
LA CONVIVENZA CON L'UOMO
Ad oggi circa il 60% delle malattie infettive che colpiscono gli umani origina da salti di specie. Le patologie precedentemente elencate sono solo le ultime di una lunga serie. Morbillo e tubercolosi dal bestiame, pertosse dal maiale e l’influenza dalle anatre sono le patologie più famose che ci portiamo dietro da centinaia di anni. Tutte nascono dal contatto diretto dell'uomo con gli animali. Quelle recenti però sono state causate da spillover riconducibili al progressivo e massiccio sfruttamento degli habitat naturali di diverse specie animali, venute così a stretto contatto con l’uomo. Virus che se ne stavano tranquillamente in questi animali, avendo meno «prede» da colpire e stando in prossimità con l'uomo hanno avuto la strada spianata al salto di specie.
IL CASO DI SARS-COV-2
Ed è quello che è accaduto anche per Sars-Cov-2. Allo stato attuale non si è ancora riusciti ad identificare l'animale nel quale è avvenuto il salto ma tutti gli inidizi puntano su quelli venduti vivi presso lo Huanan Market di Wuhan. Nelle scorse settimane sono stati pubblicati degli studi che rafforzano ulteriormente questa ipotesi. Primo: un'analisi del Center for Disease Control and Prevention (CDC) cinese, analizzando i campioni ambientali provenienti dalle bancarelle e da altre aree del mercato, ha scoperto che le sequenze di Sars-Cov-2 erano quasi identiche a quelle che sono poi circolate negli esseri umani. Non solo, allo scoppio dei primi casi erano già presenti due lineaggi differenti di Sars-Cov-2, ovvero un ceppo A e un ceppo B. Secondo: lo stesso team di ricerca, concentrandosi su una porzione particolare del grande market cinese, ha rilevato attraverso un'analisi geo-spaziale che 156 casi verificatisi a dicembre 2019 erano strettamente collegati tra loro. Casi che poi, nel tempo, si sono diffusi nel tempo tra gennaio e febbraio. Un'ulteriore prova che il market di Wuhan sia stato l'epicentro da cui tutto è originato. Terzo: in un ulteriore studio è stato dimostrato che i due lineaggi del virus (A e B) presenti nel market presentavano differenze notevoli nella sequenza di RNA, una caratteristica che indica come A e B debbano essersi evoluti per molto tempo prima in un "serbatoio animale" comune per poi saltare nell'uomo in maniera indipendente. Un'indicazione, quest'ultima, che farebbe decadere l'ipotesi sempre più remota della "fuga" dal laboratorio.
LE ORIGINI DEL VIRUS
Resta ancora da comprendere quale sia l'animale in cui tutto ciò è avvenuto. Uno delle ipotesi più accreditate la fornisce lo stesso studio sulla geolocalizzazione dei primi casi realizzato da Kristian G. Andersen dello Scripps Research Institute. Cinque campioni positivi analizzati nello studio provenivano da una singola bancarella che vendeva animali vivi e, più specificamente, si trattava di una gabbia, carrelli utilizzati per spostare gli animali e una macchina utilizzata per rimuovere piume di uccelli. Uno dei coautori dello studio, il virologo Eddie Holmes, in passato aveva documentato fotograficamente l'ammasso di animali di diversa specie (cane procione e pollame) direttamente sugli scarichi fognari. Quegli scarichi fognari contenenti acque che, secondo le analisi del CDC cinese, sono risultate positive per Sars-Cov-2. Che il virus abbia compiuto il salto di specie è ormai assodato. Quando e in che animale non è ancora stato stabilito. Un dato è però ormai sempre piùchiaro: il market di Wuhan è il luogo dove tutto ha avuto inizio nella diffusione del virus all'uomo.
LA QUESTIONE ECOLOGICA
Quanto accaduto impone ancora una volta una seria riflessione sulle origini della pandemia. Rispetto della biodiversità e dell'ambiente, regolamentazione del consumo di carni, educazione alimentare e controllo delle attività merceologiche e dei contesti igienici dei wet market (quei luoghi dove animali di specie molto diverse fra loro sono ammassati in attesa di essere venduti a scopo alimentare o "terapeutico") sono i punti su cui agire per ridurre al minimo la nascita di nuove pandemie.
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Fonti
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.