Come interpretare i valori della pressione arteriosa? Conta più la minima o la massima? Quando si parla di ipertensione? Tutte le informazioni utili
Il valore della pressione arteriosa andrebbe sempre interpretato con l'aiuto del proprio medico e alla luce del profilo individuale.
In ogni caso gli esperti suggeriscono anche di imparare a tenerla sotto controllo regolarmente, a casa.
Per sapere come si misura la pressione arteriosa è bene seguire alcuni semplici consigli che possono aiutare a non commettere errori, scegliendo gli strumenti e le tempistiche migliori nell'arco della giornata.
Come leggere i valori? L'esposizione a una delle patologie legate all'ipertensione aumenta con l'aumentare dei valori pressori.
In generale, gli esperti concordano nel definire ipertensione la situazione in cui i valori della pressione sistolica (la "massima") siano superiori a 140 mm Hg e quelli della pressione diastolica (la "minima") siano superiori a 90 mm Hg.
Qui di seguito ecco una classificazione dei valori di pressione arteriosa e della loro portata di rischio.
La classificazione dell’ipertensione arteriosa suggerita della Società Europea dell’Ipertensione, basata sui livelli della pressione arteriosa nei soggetti adulti di età uguale o superiore a 18 anni (dal sito della SIIA - Società Italia dell'Ipertensione Arteriosa).
Categoria |
Pressione arteriosa in mm Hg |
||
Sistolica |
|
Diastolica |
|
Ottimale |
< 120 |
E |
< 80 |
Normale |
120-129 |
E |
80-84 |
Normale – alta |
130 – 139 |
E/O |
85 – 89 |
Ipertensione di Grado 1 |
140 – 159 |
E/O |
90 – 99 |
Ipertensione di Grado 2 |
160 – 179 |
E/O |
100 – 109 |
Ipertensione di Grado 3 |
≥ 180 |
E/O |
≥ 110 |
Ipertensione sistolica isolata |
≥ 140 |
E |
< 90 |
Ipertensione diastolica isolata |
< 140 |
E |
≥ 90 |
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