Dall’Associazione malati reumatici le regole d’oro per non farsi trovare impreparati di fronte alle manifestazioni della patologia lontano da casa.
Anche in vacanza le malattia reumatiche, specie in caso di patologie croniche, non va dimenticata. Al contrario è il periodo in cui, lontani dalle proprie abitudini e servizi, occorre stare più allerta.
Lo sanno in tanti: anche i 350 mila italiani che soffrono di malattie reumatiche, quali l’artrosi, l’artrite reumatoide e le spondiloartropatie – le più comuni fra le oltre cento conosciute.
Per tutte, però, nonostante le diverse possibili manifestazioni, vale una sola regola: essere preparati e pronti ad ogni evenienza anche durante il meritato riposo estivo. Ed ecco dall’Anmar, l’Associazione malati reumatici, i consigli per una vacanza serena.
AL MARE E AI MONTI – Non importa la meta della vacanza, né il tipo di malattia reumatica da cui si è affetti: in villeggiatura non basta ricordarsi di assumere la terapia farmacologica, come d’abitudine, occorre anche sapere comportarsi adeguatamente al contesto in cui si trascorrerà il proprio relax. «Se la meta delle vacanze è il mare - spiega Gabriella Voltan, presidente Anmar - specie nei mesi più caldi, è bene limitare l’esposizione al sole a non più di venti minuti, perché il calore dei raggi non solo può riacutizzare i sintomi infiammatori ma può mettere a rischio di scottature la pelle resa ancora più sensibile dai farmaci. Si raccomanda pertanto l’utilizzo di creme solari ad alta protezione e, se possibile, di fare lunghe nuotate perché l’assenza di carico, in acqua, allevia il dolore alle articolazioni. In montagna, invece, il consiglio è di alternare le camminate con brevi periodi di riposo, evitando le ore più calde della giornata per le scampagnate».
IL DECALOGO – Indicazioni partiche su come conservare i farmaci e quali portare, le cose da non dimenticare per facilitare la quotidianità, ma soprattutto i consigli particolari del medico, sono le regole d’oro del decalogo proposto da Anmar per le vacanze:
- Chiedere al proprio medico l’eventuale prescrizione di un antibiotico ad ampio spettro in caso si contragga un’infezione durante il viaggio.
- Chiedere allo specialista consigli e indicazioni sul trattamento del dolore qualora si ripresentasse o riacutizzasse durante il soggiorno lontano da casa.
- Lasciare una copia della ricetta medica dei farmaci che si assumono a un amico o familiare che potrà rispedire la prescrizione in caso di smarrimento o prolungamento del soggiorno.
- Portare con sé buste di ghiaccio istantaneo per fare impacchi se il dolore si riacutizza.
- In caso di viaggi in aereo, dividere i farmaci in due valigie per evitare di rimanere senza medicinali se una delle due venisse smarrita.
- Nel caso di voli di lunga durata e di trasporto di farmaci da conservare al di sotto di una determinata temperatura, informarsi in anticipo sul possibile utilizzo del frigorifero dell’aereo.
- Se si viaggia in aereo e si hanno con sé siringhe preriempite, inserirle in un secondo sacchetto di plastica trasparente da mostrare all’imbarco.
- Portare con sé i dispositivi di assistenza (ad esempio quello utilizzato per abbottonare la camicia o per prendere in mano le posate) per facilitare i gesti quotidiani anche in vacanza.
- Se si è portatori di protesi o impianti, è bene avere una lettera del proprio medico per superare i controlli al check-in negli aeroporti.
- Se si viaggia in auto, è utile fare una pausa ogni ora per ‘sgranchirsi’ le gambe e camminare. In treno, aereo o autobus, sono ottimali i posti in corridoio per potersi alzare e distendere le articolazioni.