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Neuroscienze
Caterina Fazion
pubblicato il 14-05-2024

Il fentanyl preoccupa anche in Italia?



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Potente analgesico usato in medicina, il fentanyl viene anche utilizzato in maniera illecita come droga da abuso. Quali sono i suoi effetti? Esiste un’emergenza in Italia?

Il fentanyl preoccupa anche in Italia?

Il fentanyl, oppioide sintetico di cui si sta parlando molto nell’ultimo periodo, non nasce come droga, ma come farmaco analgesico. Fino a cento volte più potente di morfina ed eroina, è oggi considerato una delle principali cause dell’epidemia di dipendenza da oppioidi negli Stati Uniti. Quanto è pericolosa questa sostanza? In Italia esiste un’emergenza da fentanyl? Perché viene definita “droga degli zombie”? Scopriamo meglio di cosa si tratta.

Dipendenza da sostanze: la situazione italiana

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05-01-2024

 

COS’È IL FENTANYL?

Il fentanyl è un analgesico oppioide sintetico utilizzato con molto successo, per scopi consentiti e sotto controllo medico, come antidolorifico negli interventi chirurgici e nella terapia del dolore intenso come quello post operatorio o causato da lesioni traumatiche, malattie croniche o oncologiche, anche a scopo palliativo. In ambito chirurgico la formulazione più utilizzata è quella in fiale per somministrazione endovenosa, mentre negli ambiti domiciliari, per la gestione del dolore cronico, sono spesso utilizzate formulazioni in cerotto a rilascio transdermico, sublinguali (prescritte solo per dolore oncologico) o spray nasaliIl fentanyl agisce legandosi ai recettori degli oppioidi nel sistema nervoso centrale, riducendo così la percezione del dolore e producendo un effetto sedativo in maniera più rapida della morfina. È importante utilizzare il fentanyl solo sotto stretta supervisione medica e ai dosaggi prescritti a causa del suo alto potenziale di dipendenza e degli effetti collaterali, anche gravi. 

 

UN FARMACO PREZIOSO

«Se utilizzato sotto sorveglianza medica, e in casi di reale necessità per il controllo del dolore – spiega il dottor Vittorio Andrea Guardamagna, Direttore delle Cure Palliative e Terapia del Dolore presso l’Istituto Europeo di Oncologia – il fentanyl è un farmaco sicuro con cui è impossibile rischiare che si instaurino dipendenza o gravi effetti collaterali. È vero che una sospensione improvvisa potrebbe provocare una crisi di astinenza, ma gestendo lo scalo del farmaco lentamente e gradualmente si evita questo rischio. Il fentanyl è un farmaco potente ed estremamente prezioso per la cura del dolore cronico oncologico o post operatorio di cui non bisogna avere timore, se ci si affida al controllo medico».

 

L’USO ILLEGALE

Il fentanyl deve essere prescritto con ricetta medica non ripetibile, godendo di particolari agevolazioni prescrittive per il trattamento del dolore. Tuttavia, specialmente nell’ultimo periodo, si sta diffondendo sempre di più l’utilizzo illegale del fentanyl come droga da abuso, alle volte usato come agente di taglio dell'eroina o anche al posto dell'eroina stessa. La crescente diffusione di questa sostanza, specialmente negli Stati Uniti, può essere attribuita a diversi fattori. Innanzitutto è incredibilmente potente, per cui anche piccolissime quantità possono produrre effetti molto intensi e creare rapidamente dipendenza, alimentando il circolo dell’abuso. Pur avendo lo stesso meccanismo d’azione, infatti, è 50-100 volte più potente di eroina e morfina. Essendo sintetizzato chimicamente, spesso unito ad altre sostanze, può essere prodotto in maniera molto più economica rispetto ad altri oppioidi. Inoltre può essere nascosto e trasportato più facilmente, ad esempio tra le pagine dei libri o nei cerotti, rispetto ad altre droghe per via della minore quantità necessaria per produrre gli effetti ricercati. Tutte queste caratteristiche rendono il fentanyl particolarmente appetibile per produttori e trafficanti di droga, ma anche per i consumatori.

 

GLI EFFETTI DEL FENTANYL

Il fentanyl, oltre al potere analgesico per cui è utilizzato legalmente sotto controllo medico sia in ambito ospedaliero sia extra ospedalierio , ha numerosi effetti tipici degli oppioidi tra cui euforia, sonnolenza, nausea, confusione, sedazione, stipsi, ritenzione urinaria, prurito, depressione repiratoria grave, coma e morte.

«I pazienti che necessitano del fentanyl per il controllo del dolore, e che quindi lo utilizzano sotto controllo medico e non come droga da abuso – precisa il dottor Guardamagna –, non rischiano di andare incontro a gravi effetti collaterali come la depressione respiratoria, coma e morte, ma possono sperimentare sintomi minori, specialmente gastro-intestinali, come nausea o stipsi. Questi sintomi possono essere controllati con appositi farmaci antagonisti periferici che agiscono a livello intestinale evitando nausea, vomito e stitichezza. Nella pratica clinica, dunque, questi effetti possono essere gestiti adeguatamente e senza rischi».

A causa dell’elevata potenza e tossicità del fentanyl e di tutti i suoi analoghi, se assunto al di fuori del controllo medico, in dosi elevate e da parte di soggetti che non ne necessitano realmente per il controllo del dolore, è possibile che insorga rapidamente un’intossicazione acuta potenzialmente letale come risultato di una depressione respiratoria, che può portare ad asfissia e morte. Sono sufficienti, infatti, 3 milligrammi della sostanza per uccidere una persona. Pensiamo infatti che le fiale normalmente utilizzate in ambito anestesiologico contengono 0,1 milligrammi. Dato che queste sostanze si legano in modo molto più potente ai recettori cerebrali degli oppioidi rispetto a eroina e morfina, invertire l'overdose da Fentanyl con il naloxone, che è il farmaco generalmente utilizzato per intervenire le overdosi da oppiacei, è più difficile e può richiedere somministrazioni ripetuti di questo antidoto per poterne ottenere un effetto. Da non trascurare altri rischi legati all’uso di fentanyl e altri oppioidi come guida sotto l’effetto di queste sostanze, uso da parte di lavoratori con mansioni a rischio e l’utilizzo per commettere reati come violenze e rapine.

 

LA “DROGA DEGLI ZOMBIE”

Spesso si sente definire il Fentanyl come “droga degli zombie” a causa dei suoi potenti effetti sedativi sul sistema nervoso centrale, che possono causare sonnolenza estrema, confusione mentale e persino perdita di coscienza. Le persone che assumono dosi elevate possono sembrare quasi "zombie", con movimenti lenti e difficoltà a reagire agli stimoli esterni. Non dobbiamo dimenticare però che effetti analoghi si hanno anche con altre tipologie di sostanze stupefacenti appartenenti alla stessa famiglia come l’eroina.

Un altro motivo per cui si parla del Fentanyl come droga degli zombie è legata alla formazione di ulcerazioni profonde. Tuttavia, come ricorda l’Istituto superiore di sanità “né l'eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la "droga degli zombie". Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e miorilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per ottenere un taglio che dia più potenza alla preparazione a minor costo. La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l'iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga”.

 

IN ITALIA È EMERGENZA?

Il fentanyl è uno dei principali responsabili delle 100.000 morti da intossicazioni acute gravi che si stanno verificando negli Stati Uniti. Più di due terzi di tutti i decessi, circa 73.000, sono stati causati da oppioidi sintetici, principalmente dal fentanyl. In Italia, invece, non è attualmente presente un’emergenza da fentanyl, ma comunque avvisaglie della circolazione di questa sostanza sono presenti. Il nostro paese è già corso ai ripari per non farsi trovare impreparato facendo scattare l’allerta di terzo grado: una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tossicologie forensi, forze di Polizia, Ministero della Salute, Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), assessorati regionali alla Salute, i Pronto Soccorso, gli Ospedali. Il 12 marzo scorso è partito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri un piano nazionale di allerta sul fentanyl, coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga, e definito grazie al lavoro che ha coinvolto diversi Ministeri e gli attori quotidianamente impegnati nelle attività di prevenzione e contrasto alla diffusione di sostanze illegali in Italia e coloro che potrebbero essere coinvolti in caso di un’eventuale emergenza, per consentire una migliore sensibilizzazione sull’argomento.

Anche il ministero della Salute ha rinnovato l’invito alle Associazioni, Ordini e Federazioni di categoria, a porre in essere ogni azione ritenuta utile al fine di potenziare la vigilanza e tutte le attività finalizzate a scongiurare possibili sottrazioni illecite di farmaci contenenti fentanili.

«L’estrema potenza e la rapidità di azione del fentanyl lo rendono un prodotto ricercato come droga da abuso per ottenere un effetto di euforia, sedazione e scollamento dal mondo reale», conclude il dottor Guardamagna. «In Italia non è ancora presente un’emergenza, ma bisogna prestare attenzione. I medici, ad esempio, non devono mai lasciare incustoditi i propri ricettari o timbri, e l’accesso alle dosi di fentanyl non deve essere mai consentito al di fuori del personale sanitario, per evitare sottrazioni indebite destinate all’uso illegale».

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Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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