Le patologie renali interessano una persona su dieci nel mondo e in Italia il 7,5% degli uomini e il 6,5% delle donne. Oggi il World Kidney Day
Oggi si celebra il decimo World Kidney Day, la giornata mondiale dedicata alle malattie renali. Un appuntamento per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute dei reni. Complice l’allungamento della vita media le patologie a carico di quest’organo è in continua crescita con attualmente 5-6 milioni di persone sofferenti nella sola Italia. Tra le varie possibili implicazioni di un malfunzionamento renale vi è anche un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tanto che la maggior parte dei pazienti con malattia renale cronica muore per un evento di cuore.
In una patologia subdola come quella renale in cui le manifestazioni (fatta eccezione per la calcolosi o la presenza di ematuria) arrivano tardi e altresì la diagnosi, la prevenzione diviene fondamentale. «E’ proprio attraverso un corretto stile di vita e alcuni accorgimenti – precisa Antonio Santoro, Presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN Reni) e Direttore dell'Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Ipertensione del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna – che si possono prevenire molte patologie renali». E la SIN lancia, in occasione di questa giornata, un decalogo per la buona salute renale:
- Praticare attività fisica con regolarità – sono sufficienti 30 minuti di passeggiata giornaliera
- Non fumare
- Fare attenzione alla gestione del proprio peso – limitando il consumo di zuccheri perché il glucosio impatta in negativo sul funzionamento dei reni
- Evitare una alimentazione ipercalorica e ad elevato contenuto di grassi. Questo significa privilegiare una dieta mediterranea ricca soprattutto di frutta e verdura
- Ridurre il consumo di sale e non eccedere in proteine, specie di origine animale che sono di più difficile smaltimento per i reni
- Evitare l’abuso di farmaci in particolare di quelli anti-infiammatori non steroidei
- Sottoporsi periodicamente all’esame delle urine - almeno una volta all’anno
- Conoscere il valore della creatinina contenuta nel sangue, ma soprattutto quello del filtrato glomeruale, che è la ‘vera’ spia di qualche cosa che non va nei reni, il quale se corretto deve essere superiore agli 80 millilitri al minuto
- Mantenere il proprio organismo correttamente idratato, bevendo al meno 1,5/2 litri al giorno (di acqua)– a cominciare da 3 bicchieri al mattino a digiuno appena svegli
- Ridurre il consumo di bevande diverse dall’acqua – specie di quelle zuccherate e gassate.