Chiudi
Alimentazione
Redazione
pubblicato il 25-07-2024

I falsi miti sull’acqua del rubinetto


Tag:

acqua

Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

L’Istituto Superiore di Sanità ha deciso di sfatare alcuni dei falsi miti più diffusi sull’acqua del rubinetto. Scopriamo quali sono

I falsi miti sull’acqua del rubinetto

I falsi miti sull'acqua del rubinetto, complici la mancanza di informazioni accurate e la diffusione di paure infondate sono numerosi, con la conseguenza che un italiano su tre non si fida di berla, nonostante sia sicura e sostenibile. L’Istituto Superiore di Sanità ci spiega perché alcune credenze non hanno alcun fondamento. Scopriamo i falsi miti più diffusi.

L'acqua di rubinetto è sicura?

L'acqua di rubinetto è sicura?

13-07-2022

 

L'acqua del rubinetto fa venire i calcoli

Falso. Che bere l’acqua del rubinetto (potabile) provochi o favorisca la formazione di calcoli renali è una convinzione diffusa, ma falsa. E questo vale anche per le acque ricche di sali di calcio e magnesio.  Il consiglio di utilizzare acque leggere o oligominerali al posto dell’acqua del rubinetto per evitare la calcolosi renale non è giustificato da evidenze scientifiche. La formazione dei calcoli dipende in molti casi da una predisposizione individuale oppure familiare. Il calcio è essenziale per la nostra salute e ne va ridotta l'assunzione se è un medico a prescriverlo.

Non si può usare l'acqua del rubinetto in gravidanza o in allattamento

Falso. Sia l’acqua di rubinetto sia le acque in bottiglia sono sicure e adatte ad essere consumate in gravidanza ed allattamento. Per sostenere il corretto sviluppo del feto e la salute della madre è consigliato bere acqua con un basso contenuto di sodio (tenendo comunque conto che l’apporto di questo elemento con l’acqua è in genere limitato rispetto ad altre fonti alimentari) che aiuta a contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore frequenti in gravidanza. È altresì importante bere acqua ricca di calcio e magnesio, in quanto sia la gravidanza che l'allattamento richiedono alla madre di fornire una quantità sufficiente di calcio (oltre ad altri minerali e nutrienti) al feto o al neonato.

Download

REGISTRATI

per scaricare o sfogliare il materiale

Acque minerali. Una scelta di gusto e salute

CONTENUTO PLUS

Contenuto
Plus

Sei già registrato? ACCEDI

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Non si può usare l'acqua del rubinetto per pappe e biberon dei bambini

Falso. In fase di svezzamento si può utilizzare anche l’acqua del rubinetto per la preparazione del latte in formula, delle pappe, e per idratare il bambino. L’aumento del fabbisogno da 6 a 12 mesi varia da 800 ml a un litro al giorno, per arrivare progressivamente a 24 mesi a circa 1,2 litro, a 3 anni circa 1,3 litri, tra i 4 e 8 anni da 1,6 litro a 2,1 litri. È importante, specie man mano che il bambino cresce, stare attenti al fatto che in genere i piccoli hanno un ridotto senso di sete e spesso sono presi da altre attività per cui trascurano il bere, pur essendo più soggetti a disidratazione. Bere per un bimbo è ancor più vitale quando perde liquidi per episodi di vomito e diarrea.

Come utilizzare le borracce in sicurezza?

Come utilizzare le borracce in sicurezza?

25-07-2024

L’acqua del rubinetto non è sicura

Falso. Bere acqua del rubinetto (di casa o dei chioschi o punti di distribuzione) è sicuro per la salute come lo è bere acqua minerale naturale perché in tutti casi l’assenza di rischi per i consumatori è garantita dai controlli previsti dalla normativa. La differenza tra acque potabili e minerali naturali sta nel fatto che l’acqua potabile è un diritto universale degli esseri umani e le sue caratteristiche chimiche (durezza, pH, presenza di sali minerali) e organolettiche (odore e sapore) possono anche cambiare nel tempo in funzione delle fonti di prelievo e dei possibili trattamenti, ferma restando la garanzia degli standard di sicurezza, naturalmente. Le acque minerali naturali sono invece beni di consumo liberamente immessi sul mercato e scelti dal consumatore, e rispondono a standard qualitativi che, oltre a garantirne la sicurezza in termini di salute, assicurano che la qualità e le caratteristiche delle acque imbottigliate siano le stesse delle acque all'origine, prelevate da fonti sotterranee riconosciute.

L’acqua potabile per essere ‘buona’ deve essere priva di ogni sostanza chimica

Falso. È vero il contrario, anzi: l’acqua contiene molte sostanze chimiche vantaggiose per la salute ed eliminarle non rappresenta un beneficio ma, al contrario un potenziale ‘danno’. Rimuovere tutte le sostanze naturalmente presenti nell'acqua – per esempio il boro, il selenio, il fluoro, il cromo, il rame, o il calcio il magnesio, lo iodio, il potassio - provocherebbe infatti la riduzione di apporto di elementi essenziali per la salute degli esseri umani, modificazioni del gusto e danni alle reti idriche. La normativa vigente garantisce comunque che le sostanze chimiche potenzialmente dannose non superino i livelli che potrebbero comportare un rischio. Utilizzare l’acqua del rubinetto è conveniente per le nostre tasche e un’abitudine sostenibile perché permette di ridurre l'uso di enormi quantità di plastica e di limitare l’inquinamento dovuto a trasporto, distribuzione e smaltimento delle bottiglie.

Non possiamo sapere davvero quali sono le caratteristiche dell’acqua di casa

Falso. Possiamo, invece: è bene sapere che sul sito del proprio gestore idro-potabile sono già forniti i dati sulle caratteristiche delle acque e i risultati dei controlli. Sulla base delle nuove normative emanate dal Ministero della Salute i cittadini entro due anni potranno reperire molte altre informazioni sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque distribuite nelle aree di loro interesse, piani di sicurezza dell’acqua, controlli da parte dei gestori idro-potabili e delle ASL in una piattaforma nazionale denominata “Anagrafe territoriale dinamica delle acque potabili (ANTeA)” in corso di costruzione.

Per rendere sicura l’acqua del rubinetto va installato in casa un apparecchio di trattamento

Falso. Le acque distribuite in Italia sono di qualità adeguata al nostro consumo e non necessitano di altri trattamenti per renderle potabili o per evitare rischi per la salute. L’unico scopo degli apparecchi di trattamento dell’acqua in commercio, conformi alle specifiche normative, è modificare le caratteristiche organolettiche delle acque, cioè di rendere più gradevole il sapore e l’odore dell’acqua del rubinetto, o frizzante. In caso, per specifiche circostanze si verificasse un evento per cui fossero necessarie restrizioni d’uso delle acque, la legislazione (decreto legislativo del 23 febbraio 2023, n. 18 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano) prevede che i cittadini ne vengano tempestivamente informati. Inoltre, il gestore e le autorità sono tenuti a ripristinare prontamente la qualità delle acque e nel frattempo a fornire ai consumatori interessati quantità adeguate di acque idonee al consumo umano con approvvigionamenti alternativi (per esempio autobotti).

Al ristorante può essere servita acqua minerale naturale in caraffa

Falso. Negli esercizi pubblici l’acqua minerale naturale, liscia o gassata, va servita nella sua bottiglia chiusa e con la sua etichetta secondo la specifica normativa. Nel caso invece venisse fornita acqua potabile in caraffa sottoposta a trattamenti, va riportata chiaramente sul contenitore la dicitura “acqua potabile trattata o acqua potabile trattata e gassata” se addizionata di anidride carbonica.

Al ristorante è meglio evitare di chiedere acqua del rubinetto

Falso. Non c’è ragione per non farlo, se non quella di una scelta personale. Anzi. Il decreto legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023 chiede alle regioni e alle provincie di promuovere l’uso dell’acque di rubinetto, anche “incoraggiando o incentivando la messa a disposizione di acqua potabile a titolo gratuito ai clienti di ristoranti, mense e servizi di ristorazione”.

 Sostieni la ricerca, sostieni la vita. Dona ora.

Dona ora per la ricerca contro i tumori

Dona ora per la ricerca contro i tumori

Sostieni la vita


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina