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Redazione
pubblicato il 30-07-2012

Perché col caldo aumenta la depressione maniacale



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Il disagio psichico grave si acutizza con le alte temperature. Nei bipolari spesso si accende il polo degli eccessi: di vivacità, di spese, di instabilità. I reparti di psichiatria si stipano di questi “casi urgenti”. Sotto accusa la perdita del sonno per il calore

Perché col caldo aumenta la depressione maniacale

 

Scoppia il caldo ed è allarme rosso nei reparti di psichiatria. Se in inverno nei letti giacciono, inerti, persone spente e regna il tetro silenzio della depressione, d’estate mancano spesso i posti per ospitare tutti i casi urgenti e “movimentati” che arrivano al pronto soccorso ed è un’ondata di pazienti tutt’altro che spenti: superattivi, incontrollabili, vocianti. E’ “scoppiata” in grande la mania, il contraltare della depressione.

STATO MANIACALE - «Eh sì, d’estate abbiamo qualche problemino, e quando arriva il grande caldo in reparto è davvero un momento critico», conferma la dottoressa Cristina Colombo, responsabile del reparto Disturbi dell’umore al San Raffaele di Milano. E sorride, perché questi scalmanati in stato maniacale nei loro eccessi fanno simpatia: si comprano 25 paia di occhiali da sole, 30 magliette uguali perché c’erano i saldi, poi una volta rientrati in sé guardano questi oggetti sbigottiti: «Dottoressa, ma che cosa me ne faccio?».
«A volte basta tenerli ricoverati qui due giorni, dove c’è l’aria condizionata e possono dormire bene, e tornano normali. Non tutti, ma.. ».
Quale molla tocca il grande caldo per scatenare in tanti bipolari la fase della mania?
«Scatena squilibri anche nelle gravi psicosi, nella schizofrenia: questi malati stanno male  fisicamente, forse perché sudano, non bevono abbastanza acqua, ma poi diventano anche più nervosi». E la molla dunque?

TROPPA LUCE FA “IMPAZZIRE” - «A dire il vero non lo sappiamo. Per il 90 per cento riteniamo la spiegazione banale: dormono di meno, o male, a causa del caldo e questo è un fattore scatenante». La famosa “deprivazione del sonno”, che viene anche impiegata volutamente per dare una “scossa” ai depressi e farli riemergere dalla loro apatia. «La grande luce e il grande caldo sono attivatori di tutto il disagio psichico grave», sottolinea Cristina Colombo.
E’ un momento d’oro, invece, per i depressi? «Sì, specie l’aumento delle ore di luce è una meraviglia per  loro». Tant’è che per loro esiste, come cura, la “light therapy”, la terapia della luce.
E il contrario del grande calore, il grande freddo, che fa? «No, in realtà non è mai stato un problema, non ci modifica i ricoveri».
Se il calore resta in gran parte un mistero, chiara per gli psichiatri è invece l’azione del fattore luce. «Più luce fa aumentare la produzione di serotonina», spiega la dottoressa Colombo. «Guardi, le persone in stato maniacale portano molto spesso gli occhiali da sole, come se – senza saperlo – si volessero “difendere” dalla luce. E’ curioso» (ed esiste, infatti, anche la “terapia del buio” per la mania…).

L’OROLOGIO BIOLOGICO - «Il nostro orologio biologico, che sta in un preciso punto del nostro cervello, si attiva al mattino con l’apparire della luce avviando la produzione, a cascata, di proteine, enzimi, controllo glicemico, anche di serotonina», riassume la dottoressa Cristina Colombo. «Tutto funziona e aumenta fino a metà giornata poi pian piano tutto rallenta col ridursi della luce fino a spegnersi, quando subentra la melatonina a “dirigere” la macchina. Noi siamo animali diurni. Negli animali notturni tutto va all’incontrario, sono spenti quando c’è la luce».

Serena Zoli


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