I dermatologi mettono in allerta contro gli ambienti caldo umidi, mal areati e mal condizionati e l’utilizzo di attrezzi da parte di più persone. Non solo, negli spogliatoi aumentano la proliferazione di germi e batteri
I dermatologi mettono in allerta contro gli ambienti caldo umidi, mal areati e mal condizionati e l’utilizzo di attrezzi da parte di più persone. Non solo, negli spogliatoi aumentano la proliferazione di germi e batteri
È l’autunno il mese in cui si registra il maggior picco di infezioni. Complice il maggior numero di iscrizioni nelle palestre per rimettersi in forma. Ma le palestre non sono sempre sinonimo di igiene. A testimoniarlo è uno studio condotto dall’International Hair Research Foundation su 500 abituali frequentatori di centri di fitness, vittime di svariate infezioni della cute.
LE INFEZIONI – Sono infezioni definite da poco quelle che colpiscono gli amanti dello sport indoor, ma è un dato di fatto che esistono ed il loro numero è piuttosto elevato. «Ben l’80% degli sportivi contrae una infezione della cute – spiega Fabio Rinaldi, Presidente della Fondazione e dermatologo – che può variare dalla semplice verruca, ai funghi, follicoliti o irritazioni di vario genere il cui sviluppo è favorito sia da ambienti umidi sia dal contatto con l’acqua che spesso ristagna nelle docce e negli spogliatoi». La condivisione poi di stessi locali e l’utilizzo di medesimi attrezzi, non sempre ben puliti e disinfettati, o la perdita di particelle di pelle, di cui vanno ghiotti moltissimi microorganismi, aumenta le probabilità di diffusione delle micosi. Ma allontanare il rischio di queste spiacevoli patologie cutanee, seppure non gravi, c’è.
AVVERTENZE – Per prima cosa occorre scegliere la palestra giusta. «Fondamentale per mettere al riparo la cute da infezioni è il ricambio dell’aria, pertanto – continua Rinaldi – è necessario che vi siano adeguati impianti di condizionamento che evitino il ristagno di umidità, odori e in grado di disperdere il calore». Molto spetta anche alla nostra attenzione: è raccomandato l’uso di ciabatte e teli di spugna personali, con cui asciugare in maniera accurata specie la pelle tra le dita dei piedi, e la protezione con opportune medicazioni di eventuali ferite che tutelano dal rischio di infezione o di contagio. Attenzione però anche agli indumenti. «Durante l’attività sportiva – conclude il dermatologo - vanno indossati capi comodi e in tessuto naturale per favorire la traspirazione e non bloccare la termoregolazione, avendo cura di riporli una volta usati in un sacchetto a parte per evitare la proliferazione di germi all’interno della borsa».
Francesca Morelli