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Francesca Morelli
pubblicato il 14-08-2015

Anziani, come difendersi dall’ondata di calore



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I consigli di Federanziani su alimentazione, climatizzatori, farmaci e abbigliamento. Come riconoscere un’emergenza. Gratis ogni giorno il numero verde 1500 del Ministero della Salute

Anziani, come difendersi dall’ondata di calore

Mille trecento chiamate nell’arco degli ultimi giorni ad opera soprattutto di anziani affetti da malattie croniche quali diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari, bronchite cronica, asma. Sono quelle giunte al numero verde 1500 di "Estate sicura, come vincere il caldo", attivato dal Ministero della salute dal 6 Luglio scorso, con un unico obiettivo: fornire informazioni utili e pratiche per fronteggiare al meglio i rischi e gli effetti di una estate rovente.

 

IL NUMERO ‘CALDO’

Problemi respiratori, cali pressori spesso conseguenti a disidratazione, scorretta alimentazione, o anche a un microclima domestico poco adatto alle temperature esterne: sono le principali indicazioni base a cui ha risposto negli ultimi giorni personale altamente qualificato e appositamente formato del Ministero della Salute, a cui si sono aggiunte anche alcune altre richieste più complesse ‘gestite telefonicamente’ da dirigenti sanitari ovvero medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi. Tutto attraverso il servizio di pubblica utilità, gratuito, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, sabato e domenica compresi. Al 1500 possono ricorrere tutti i cittadini, specie se appartenenti alle categorie più a rischio: anziani appunto, bambini e donne in attesa.

 

QUANDO RIVOLGERSI Al MEDICO

Le indicazioni del Ministero della Salute a riguardo di un segnale di malore da calore e/o di un pericolo più grave sono molto chiare. La comparsa di crampi, eritemi, piccoli rigonfiamenti solidi della pelle (papule) e la riduzione di alcune normali attività quotidiane, proporzionate all’età, come spostarsi in autonomia in casa, vestirsi, mangiare, eseguire l’igiene personale sono sintomi di un possibile malessere. Sono invece segnali preoccupanti, perché denunciano una sofferenza della persona, la confusione mentale o un aggravamento della stessa qualora già presente, mal di testa, convulsioni, un sensibile aumento della temperatura della pelle. In presenza di questi sintomi è necessario assistere tempestivamente l’anziano, che non dovrebbe mai essere lasciato solo, specie in questa stagione, ricorrendo anche ai servizi di assistenza e emergenza sanitaria presenti su tutto il territorio.

 

LE REGOLE SALVA-CALDO

Per evitare malori da calura, la prima prevenzione è adottare comportamenti corretti riguardo a abitudini quotidiane e assunzioni di farmaci. E così al fianco del Ministero, si schierano anche alcune associazioni come Federanziani «per evitare che si ripeta, come ogni anno, il triste bollettino di problematiche anche molto serie fra i cittadini senior», ha commentato Roberto Messina, Presidente dell’associazione. È bene prestare attenzione a almeno quattro ordini di comportamenti:

1. Alimentazione: specie in questa stagione, l’alimentazione dell’anziano, deve essere molto varia. I pasti devono essere leggeri preferendo pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta e abolendo o limitando cibi grassi e conditi. Soprattutto occorre bere molto; almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno, escludendo bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici), gassate, troppo zuccherate e troppo fredde.

2. Ambienti indoor e outdoor: le alte temperature esterne sono ben tollerate anche in ambienti chiusi quando i gradi indoor si mantengono attorno ai 26°C e il tasso di umidità all’80%. In caso di climatizzatore, è bene regolare la sua temperatura tra i 24-26°C, mentre il ventilatore non deve essere acceso quando i gradi esterni rasentano o superano i 32°C perché potrebbe favorire la perdita di liquidi attraverso la sudorazione. La casa deve essere arieggiata durante le ore notturne e riparata dall’ingresso dei raggi solari di giorno, mantenendo imposte esterne e tende chiuse. Non uscire di casa nelle ore più calde e non restare all'interno di automobili parcheggiate al sole e, se possibile, concedersi qualche giorno di vacanza in luoghi freschi e temperati.

3. Abbigliamento: d’estate la raccomandazione per tutti (indipendentemente dall’essere soggetti a rischio) è di indossare abiti leggeri, larghi e chiari perché attirano di meno i raggi del sole, di cotone o di lino, evitando fibre sintetiche che ostacolano il passaggio dell'aria. Inoltre la testa va sempre tenuta riparata dal sole con un copricapo e, laddove necessario, possono essere fatti impacchi con acqua fresca (come in caso di mal di testa dovuto a eccessiva esposizione) per abbassare la temperatura corporea.

4. Cure farmacologiche: Infine, ma questo vale in qualsiasi stagione, non interrompere né cambiare di propria iniziativa le terapie mediche. Non esporre i farmaci ai raggi solari o a fonti di calore, conservarli sempre all’interno delle confezioni originali o mantenerli in frigorifero laddove via sia specifica indicazione (precisata sulla scatola). Per ogni altro dubbio è necessario rivolgersi al proprio medico curante o alla specialista referente.


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