la cottura della pasta al dente facilita la digestione, contribuisce a ridurre l'indice glicemico di un pasto e aumenta il senso di sazietà. I consigli sulla pasta nel quaderno dedicato a uno dei cardini della dieta mediterranea
La pasta al dente invita a essere masticata più a lungo e il lavoro della masticazione fa uscire dalle ghiandole salivari succhi contenenti l'enzima ptialina che agiscono sulle catene complesse dell'amido, riducendole a strutture meno complesse e facilitando il successivo completamento della digestione, che avviene nel duodeno e nei vari segmenti dell'intestino tenue.
Inoltre con la cottura al dente l’amido non è completamente gelatinizzato e quindi non può essere digerito totalmente dagli enzimi. La digestione diventa più lenta, così come l’assorbimento del glucosio che compone l’amido: il risultato è un indice glicemico inferiore.
Tutto questo allunga anche la sensazione di sazietà, diminuendo la voglia di snack o di altro cibo: meno calorie introdotte, meno rischi di sovrappeso.