Grandi amici del fruttivendolo sono liguri, sardi, trentini, veneti e friulani. La metà degli italiani mangia almeno 2 porzioni di vegetali, ma solo 10 su cento arriva alle 5 porzioni raccomandate
Stanno nelle cucine della Liguria, della Sardegna e del Nordest (Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia) le tavole più verdi e variopinte d’Italia. In queste regioni rispettivamente 20, 15, 19, 13 e 11 persone su 100 dichiarano di mangiare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, molto più della media nazionale.
Nonostante l’ampia disponibilità di prodotti ortofrutticoli, infatti, in Italia meno del 10 per cento della popolazione si attiene alle indicazioni sulla quantità di vegetali da includere nel menu di ogni giorno e il dato è in calo.
E’ il risultato di un’indagine condotta nelle Asl italiane nell’ambito dello studio PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), con i dati aggiornati al 2010.
Va detto che non esistono dati scientifici sull’effetto soglia delle 5 porzioni al giorno, ma questa quantità è comunque indice di un consumo elevato di vegetali, questo sì legato a doppio filo con la prevenzione di molte malattie.
Ecco il panorama emerso dal sondaggio: la Calabria è la Regione con il valore più basso (meno del 6 per cento di persone che mangiano almeno cinque volte al giorno verdure e frutta), seguita da Alto Adige, Sicilia, Molise.
Quasi tutti (il 97%) mangiano almeno una volta al giorno frutti o insalate, ma meno della metà (48%) ne mangia due porzioni, 39 su cento tre-quattro porzioni, fino a quel 9% o poco di più che consuma 5 o più porzioni. Chi sono? Donne, soprattutto, persone fra i 50 e i 69 anni e con un buon livello di istruzione.
Donatella Barus