Per i piccoli e gli adolescenti il rendimento scolastico diventa scarso proprio in primavera quando il polline comincia la sua azione allergenica. Le precauzioni da prendere per evitare il rischio
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Se per gli adulti diviene un problema ricorrente e non troppo invalidante, le allergie lasciano conseguenze più pesanti nella vita dei giovani. Uno studio pubblicato su Pediatrics ha provato un legame tra le allergie e la riduzione del rendimento scolastico. Bambini e adolescenti che fanno spesso ricorso agli antistaminici raccolgono esiti peggiori da interrogazioni e compiti in classe.
Molti di essi finiscono anche per perdere diversi giorni di scuola. La “scusa” più diffusa? Aver dormito troppo poco. «Ma non sempre fingono, anzi - spiega Salvatore Barberi, medico nell’unità di pneumo-allergologia pediatrica all’ospedale San Paolo di Milano -. I disturbi del sonno interessano l’88% dei bambini con rinite che accusano apnee notturne, difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli. La vita di un bambino allergico diventa piena di limitazioni. Occorre eliminare tutte le situazioni che possono aggravare il disturbo: come il gioco all’aria aperta, le gite in campagna, i pic-nic, la vicinanza di un animale domestico».
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Fabio Di Todaro
Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).